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Risposta alle domande dei Corinti sulle carni sacrificate agl'idoli
ORA, quant'è alle cose sacrificate agl'idolig idoli Fat. 15.20,29., noi sappiamo che tutti abbiam conoscenzah conoscenza Rom. 14.14,22.; la conoscenza gonfia, ma la carità edifica. Ora, se alcuno si pensa saper qualche cosa, non sa ancora nulla, come si convien sapere. Ma, se alcuno ama Iddio, esso è da lui conosciutoi conosciuto Esod. 33.12,17. Na. 1.7. 2 Tim. 2.19.. Perciò, quant'è al mangiar delle cose sacrificate agl'idoli, noi sappiamo che l'idolo non è nulla nel mondoj mondo Is. 41.24 e rif., e che non vi è alcun altro Dio, se non unok uno 1 Tim. 2.5 e rif.. Perciocchè, benchè ve ne sieno, ed in cielo, ed in terra, di quelli che son nominati dii (secondo che vi son molti dii, e molti signori), nondimeno, quant'è a noi, abbiamo un solo Iddio, il Padrel Padre Mal. 2.10. Efes. 4.6.; dal quale son tutte le cose, e noi in luim lui Fat. 17.28. Rom. 11.36.; ed un sol Signor Gesù Criston Cristo Fat. 2.36 e rif., per lo quale son tutte le coseo cose Giov. 1.3 e rif., e noi per lui.
Ma la conoscenza non è in tutti; anzi alcuni mangiano quelle cose infino ad ora, con coscienza dell'idolo, come cosa sacrificata all'idolop idolo 1 Cor. 10.28,29.; e la lor coscienza, essendo debole, è contaminataq contaminata Rom. 14.14,23..
Ora il mangiare non ci commenda a Dior Dio Rom. 14.17.; perciocchè, avvegnachè noi mangiamo, non abbiamo però nulla di più; e avvegnachè non mangiamo, non abbiamo però nulla di meno. Ma, guardate che talora questa vostra podestà non divenga intoppo a' debolis deboli Rom. 14.13,20. 1 Cor. 10.23. Gal. 5.13.. 10 Perciocchè, se alcuno vede te, che hai conoscenza, essere a tavola nel tempio degl'idoli, non sarà la coscienza d'esso, che è debole, edificata a mangiar delle cose sacrificate agl'idolit idoli 1 Cor. 10.28,32.? 11 E così, per la tua conoscenza, perirà il fratello deboleu debole Rom. 14.15,20., per cui Cristo è morto? 12 Ora, peccando così contro a' fratelli, e ferendo la lor coscienza debole, voi peccate contro a Cristov Cristo Mat. 25.40,45.. 13 Per la qual cosa, se il mangiare dà intoppo al mio fratello, giammai in perpetuo non mangerò carne, acciocchè io non dia intoppo al mio fratellow fratello Rom. 14.21. 2 Cor. 11.29..

g8:1 idoli Fat. 15.20,29.

h8:1 conoscenza Rom. 14.14,22.

i8:3 conosciuto Esod. 33.12,17. Na. 1.7. 2 Tim. 2.19.

j8:4 mondo Is. 41.24 e rif.

k8:4 uno 1 Tim. 2.5 e rif.

l8:6 Padre Mal. 2.10. Efes. 4.6.

m8:6 lui Fat. 17.28. Rom. 11.36.

n8:6 Cristo Fat. 2.36 e rif.

o8:6 cose Giov. 1.3 e rif.

p8:7 idolo 1 Cor. 10.28,29.

q8:7 contaminata Rom. 14.14,23.

r8:8 Dio Rom. 14.17.

s8:9 deboli Rom. 14.13,20. 1 Cor. 10.23. Gal. 5.13.

t8:10 idoli 1 Cor. 10.28,32.

u8:11 debole Rom. 14.15,20.

v8:12 Cristo Mat. 25.40,45.

w8:13 fratello Rom. 14.21. 2 Cor. 11.29.