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La conversione di Saulo sulla via di Damasco
(Fatti 22.1-16; 26.9-18)
OR Saulo, sbuffando ancora minacce ed uccisione contro a' discepoli del SignorebSignore Fat. 8.3 e rif., venne al sommo sacerdote; e gli chiese lettere alle sinagoghe in Damasco, acciocchè, se pur ne trovava alcuni di questa setta, uomini, o donne, li menasse legati in Gerusalemme.
Ora, mentre era in cammino, avvenne che, avvicinandosi a Damasco, di subito una luce dal cielo gli folgorò d'intornocintorno 1 Cor. 15.8.. Ed essendo caduto in terra, udì una voce che gli diceva: Saulo, Saulo, perchè mi perseguitidperseguiti Zac. 2.8. Mat. 25.40 ecc.? Ed egli disse: Chi sei, Signore? E il Signore disse: Io son Gesù, il qual tu perseguiti; egli ti è duro di ricalcitrar contro agli stimoliestimoli Fat. 5.39.. Ed egli, tutto tremante, e spaventato, disse: Signore, che vuoi tu ch'io facciaffaccia Fat. 2.27 e rif.? E il Signore gli disse: Levati, ed entra nella città, e ti sarà detto ciò che ti convien fare. Or gli uomini che facevano il viaggio con lui ristettero attoniti, udendo ben la voce, ma non veggendo alcunogalcuno Dan. 10.7. Giov. 12.29.. E Saulo si levò da terra; ed aprendo gli occhi, non vedeva alcuno; e coloro, menandolo per la mano, lo condussero in Damasco. E fu tre giorni senza vedere, ne' quali non mangiò, e non bevve.
 
10 Or in Damasco v'era un certo discepolo, chiamato per nome Anania, al quale il Signore disse in visione: Anania. Ed egli disse: Eccomi, Signore. 11 E il Signore gli disse: Levati, e vattene nella strada detta Diritta; e cerca, in casa di Giuda, un uomo chiamato per nome Saulo, da Tarso; perciocchè, ecco, egli fa orazione. 12 (Or egli avea veduto in visione un uomo, chiamato per nome Anania, entrare, ed imporgli la mano, acciocchè ricoverasse la vista.) 13 Ed Anania rispose: Signore, io ho udito da molti di quest'uomo, quanti mali egli ha fatti a' tuoi santi in GerusalemmehGerusalemme ver. 1 e rif.. 14 E qui eziandio ha podestà da' principali sacerdoti di far prigioni tutti coloro che invocano il tuo nome. 15 Ma il Signore gli disse: Va', perciocchè costui mi è un vaso elettoieletto Fat. 13.2; 22.21; 26.17. Rom. 1.1. 1 Cor. 15.10. Gal. 1.15. Efes. 3.7,8. 1 Tim. 2.7. 2 Tim. 1.11., da portare il mio nome davanti alle gentijgenti Rom. 1.5; 11.13. Gal. 1.16,17; 2.7-9., ed ai rekre Fat. 25.22,23; 26.1 ecc., ed a' figliuoli d'Israele. 16 Perciocchè io gli mostrerò quante cose gli convien patire per lo mio nomelnome Fat. 20.23; 21.11. 2 Cor. 11.23 ecc..
17 Anania adunque se ne andò, ed entrò in quella casa; ed avendogli imposte le mani, disse: Fratello Saulo, il Signore Gesù, che ti è apparito per lo cammino, per lo qual tu venivi, mi ha mandato, acciocchè tu ricoveri la vista, e sii ripieno dello Spirito Santo. 18 E in quello stante gli cadder dagli occhi come delle scaglie; e subito ricoverò la vista; poi si levò, e fu battezzato. 19 Ed avendo preso cibo, si riconfortò.
Il persecutore perseguitato
E SAULO stette alcuni giorni co' discepoli ch'erano in Damasco. 20 E subito si mise a predicar Cristo nelle sinagoghe, insegnando ch'egli è il Figliuol di DiomDio Mat. 14.33 e rif.. 21 E tutti coloro che l'udivano, stupivano, e dicevano: Non è costui quel che ha distrutti in Gerusalemme quelli che invocano questo nomennome ver. 1 e rif.? e per questo è egli eziandio venuto qua, per menarli prigioni a' principali sacerdoti. 22 Ma Saulo vie più si rinforzava, e confondeva i Giudei che abitavano in Damasco, dimostrando che questo Gesù è il Cristo.
23 Ora, passati molti giorni, i Giudei presero insieme consiglio di ucciderlooucciderlo Fat. 23.12. 2 Cor. 11.26.. 24 Ma le loro insidie vennero a notizia a Saulo. Or essi facevan la guardia alle porte, giorno e notte, acciocchè lo potessero uccidere. 25 Ma i discepoli, presolo di notte, lo calarono a basso per il muro in una sportapsporta Gios. 2.15. 1 Sam. 19.12..
26 E Saulo, quando fu giunto in Gerusalemme, tentava d'aggiungersi co' discepoliqdiscepoli Gal. 1.17,18.; ma tutti lo temevano, non potendo credere ch'egli fosse discepolo. 27 Ma BarnabarBarnaba Fat. 4.36; 13.2. lo prese, e lo menò agli apostoli, e raccontò loro come per cammino egli avea veduto il Signore, e come egli gli avea parlato, e come in Damasco avea francamente parlato nel nome di Gesù. 28 Ed egli fu con loro in Gerusalemme, andando, e venendo, e parlando francamente nel nome del Signor Gesù. 29 Egli parlava eziandio, e disputava coi GrecisGreci Fat. 6.1 ecc.; ed essi cercavano d'ucciderlotucciderlo ver. 23 e rif.. 30 Ma i fratelli, avendolo saputo, lo condussero in Cesarea, e di là lo mandarono in Tarso.
 
31 Così la chiesa, per tutta la Giudea, Galilea, e Samaria, avea pace, essendo edificatauedificata Fat. 8.1. 1 Cor. 8.1.; e, camminando nel timor del Signore, e nella consolazion dello Spirito Santo, moltiplicava.
Guarigione di Enea; risurrezione di Tabita
32 Or avvenne che Pietro, andando attorno da tutti, venne eziandio a' santi, che abitavano in Lidda. 33 E quivi trovò un uomo, chiamato per nome Enea, il qual già da otto anni giacea in un letticello, essendo paralitico. 34 E Pietro gli disse: Enea, Gesù, che è il Cristo, ti sanavsana Fat. 3.6,16; 4.10.; levati, e rifatti il letticello. Ed egli in quello stante si levò. 35 E tutti gli abitanti di Lidda, e di Saron, lo videro, e si convertirono al Signore.
 
36 Or in Ioppe v'era una certa discepola, chiamata Tabita; il qual nome, interpretato, vuol dire Cavriuola; costei era piena di buone operewopere Efes. 2.10. 1 Tim. 2.9,10. Tit. 3.8., e di limosine, le quali ella faceva. 37 Ed in que' giorni avvenne ch'ella infermò, e morì. E dopo che fu stata lavata, fu posta in una sala. 38 E, perciocchè Lidda era vicin di Ioppe, i discepoli, udito che Pietro vi era, gli mandarono due uomini, per pregarlo che senza indugio venisse fino a loro. 39 Pietro adunque si levò, e se ne venne con loro. E, come egli fu giunto, lo menarono nella sala; e tutte le vedove si presentarono a lui, piangendo, e mostrandogli tutte le robe, e le veste, che la Cavriuola faceva, mentre era con loro. 40 E Pietro, messi tutti fuorixfuori Mat. 9.25., si pose inginocchioni, e fece orazione. Poi, ricoltosi al corpo, disse: Tabita, levatiylevati Mar. 5.41,42. Giov. 11.43.. Ed ella aperse gli occhi; e, veduto Pietro, si levò a sedere. 41 Ed egli le diè la mano, e la sollevò; e, chiamati i santi e le vedove, la presentò loro in vita. 42 E ciò fu saputo per tutta Ioppe, e molti credettero nel SignorezSignore Giov. 11.45; 12.11.. 43 E Pietro dimorò molti giorni in Ioppe, in casa d'un certo Simone coiaio.

b9:1 Signore Fat. 8.3 e rif.

c9:3 intorno 1 Cor. 15.8.

d9:4 perseguiti Zac. 2.8. Mat. 25.40 ecc.

e9:5 stimoli Fat. 5.39.

f9:6 faccia Fat. 2.27 e rif.

g9:7 alcuno Dan. 10.7. Giov. 12.29.

h9:13 Gerusalemme ver. 1 e rif.

i9:15 eletto Fat. 13.2; 22.21; 26.17. Rom. 1.1. 1 Cor. 15.10. Gal. 1.15. Efes. 3.7,8. 1 Tim. 2.7. 2 Tim. 1.11.

j9:15 genti Rom. 1.5; 11.13. Gal. 1.16,17; 2.7-9.

k9:15 re Fat. 25.22,23; 26.1 ecc.

l9:16 nome Fat. 20.23; 21.11. 2 Cor. 11.23 ecc.

m9:20 Dio Mat. 14.33 e rif.

n9:21 nome ver. 1 e rif.

o9:23 ucciderlo Fat. 23.12. 2 Cor. 11.26.

p9:25 sporta Gios. 2.15. 1 Sam. 19.12.

q9:26 discepoli Gal. 1.17,18.

r9:27 Barnaba Fat. 4.36; 13.2.

s9:29 Greci Fat. 6.1 ecc.

t9:29 ucciderlo ver. 23 e rif.

u9:31 edificata Fat. 8.1. 1 Cor. 8.1.

v9:34 sana Fat. 3.6,16; 4.10.

w9:36 opere Efes. 2.10. 1 Tim. 2.9,10. Tit. 3.8.

x9:40 fuori Mat. 9.25.

y9:40 levati Mar. 5.41,42. Giov. 11.43.

z9:42 Signore Giov. 11.45; 12.11.