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Temiamo adunque che talora, poichè vi resta una promessa d'entrar nel riposo d'esso, alcun di voi non paia essere stato lasciato addietromaddietro Ebr. 12.15.. Poichè è stato evangelizzato a noi ancora, come a coloroncoloro Ebr. 3.16-19.; ma la parola della predicazione non giovò loro nulla, non essendo incorporata per la fede in coloro che l'aveano udita. Perciocchè noi, che abbiam creduto, entriamo nel riposo (siccome egli disseodisse Sal. 95.11. Ebr. 3.11.: Talchè io giurai nell'ira mia: Se giammai entrano nel mio riposo); e questo disse benchè le sue opere fossero compiute fin dalla fondazione del mondo. Poichè egli ha in un certo luogo detto del settimo giornopgiornoGen. 2.2. Esod. 20.11.: E Iddio si riposò al settimo giorno da tutte le opere sue. E in questo luogo egli dice ancora: Se giammai entrano nel mio riposo.
Poichè dunque resta che alcuni entrino in esso, e quelli a cui fu prima evangelizzato per incredulità non vi entrarono, egli determina di nuovo un giorno: Oggi, in Davide, dicendo, dopo cotanto tempo, come s'è già detto: Oggi, se udite la sua voce, non indurate i cuori vostriqvostri Sal. 95.7. Ebr. 3.7..
Perciocchè, se Giosuè li avesse messi nel riposo, Iddio non avrebbe dipoi parlato d'altro giorno. Egli resta adunque un riposo di sabato al popolo di Dio.
10 Perciocchè colui che entra nel riposo d'esso si riposa anch'egli dalle sue opere, come Iddio dalle sue.
11 Studiamoci adunque d'entrare in quel riposo, acciocchè niuno cada per un medesimo esempio d'incredulitàrincredulità Ebr. 3.12,18,19..
12 Perciocchè la parola di Dio è viva, ed efficacesefficace Ger. 23.29. 1 Piet. 1.23., e vie più acuta che qualunque spada a due taglittagli Efes. 6.17. Apoc. 1.16.; e giunge fino alla divisione dell'anima e dello spirito, e delle giunture e delle midolle; ed è giudice de' pensieri e delle intenzioni del cuore. 13 E non vi è creatura alcuna occulta davanti a colui al quale abbiamo da render ragioneuragione Sal. 90.8; 139.1-12 e rif.; anzi tutte le cose son nude e scoperte agli occhi suoivsuoi Giob. 34.21. Prov. 15.11..
Cristo superiore ai sommi sacerdoti dell'antico patto
14 AVENDO adunque un gran sommo sacerdotewsacerdote Ebr. 3.1 e rif., ch'è entrato ne' cielixcieli Ebr. 6.20; 7.26-28; 8.1; 9.12,24., Gesù, il Figliuol di Dio, riteniamo fermamente la professioneyprofessione Ebr. 10.23.della nostra fede. 15 Perciocchè noi non abbiamo un sommo sacerdote, che non possa compatire alle nostre infermitàzinfermità Is. 53.3.; anzi, che è stato tentatoatentato Ebr. 2.18 e rif. in ogni cosa simigliantemente, senza peccatobpeccato Giov. 8.46; 14.30. 2 Cor. 5.21 e rif. Ebr. 7.26.. 16 Accostiamoci adunque con confidanza al trono della graziacgrazia Efes. 2.18; 3.12. Ebr. 10.19-22., acciocchè otteniamo misericordia, e troviamo grazia, per soccorso opportuno.

m4:1 addietro Ebr. 12.15.

n4:2 coloro Ebr. 3.16-19.

o4:3 disse Sal. 95.11. Ebr. 3.11.

p4:4 giornoGen. 2.2. Esod. 20.11.

q4:7 vostri Sal. 95.7. Ebr. 3.7.

r4:11 incredulità Ebr. 3.12,18,19.

s4:12 efficace Ger. 23.29. 1 Piet. 1.23.

t4:12 tagli Efes. 6.17. Apoc. 1.16.

u4:13 ragione Sal. 90.8; 139.1-12 e rif.

v4:13 suoi Giob. 34.21. Prov. 15.11.

w4:14 sacerdote Ebr. 3.1 e rif.

x4:14 cieli Ebr. 6.20; 7.26-28; 8.1; 9.12,24.

y4:14 professione Ebr. 10.23.

z4:15 infermità Is. 53.3.

a4:15 tentato Ebr. 2.18 e rif.

b4:15 peccato Giov. 8.46; 14.30. 2 Cor. 5.21 e rif. Ebr. 7.26.

c4:16 grazia Efes. 2.18; 3.12. Ebr. 10.19-22.