EPISTOLA CATTOLICA DI
S. GIACOMO APOSTOLO
1
Soprascritta e saluti
GIACOMOaGIACOMO Mat. 13.55. Fat. 12.17; 15.13. Gal. 1.19; 2.9. Giud 1?, servitor di Dio, e del Signor Gesù Cristo, alle dodici tribùbtribù Fat. 26.7., che son nella dispersionecdispersione Giov. 7.35. Fat. 2.5-11; 8.1. 1 Piet. 1.1.; salute.
Delle prove e delle tentazioni
REPUTATE compiuta allegrezza, fratelli miei, quando sarete caduti in diverse tentazionidtentazioni Mat. 5.12 e rif.; sapendo che la prova della vostra fede produce pazienzaepazienza Rom. 5.3 e rif.. Or abbia la pazienza un'opera compiuta; acciocchè voi siate compiuti ed intierifintieri Mat. 5.48 e rif., non mancando di nulla.
Che se alcun di voi manca di sapienzagsapienza 1 Re. 3.9,12. Prov. 2.1 ecc., chieggala a DiohDio Giob. 32.8. Prov. 28.5., che dona a tutti liberalmenteiliberalmente Mat. 7.7 e rif., e non fa onta, e gli sarà donata. Ma chieggala in fede, senza star punto in dubbiojdubbio Mat. 11.22-24. Ebr. 10.22.; perciocchè chi sta in dubbio è simile al fiotto del mare, agitato dal vento e dimenatokdimenato Efes. 4.14.. Imperocchè, non pensi già quel tal uomo di ricever nulla dal Signore; essendo uomo doppio di cuore, instabile in tutte le sue vie.
Or il fratello che è in basso stato si glorii della sua altezzalaltezza Mat. 23.12 e rif.. 10 E il ricco, della sua bassezza; perciocchè egli trapasserà come fior d'erbamerba Giob. 14.2 e rif. Is. 40.6-8.. 11 Imperocchè, come quando è levato il sole con l'arsura, egli ha tosto seccata l'erba, e il suo fiore è caduto, e la bellezza della sua apparenza è perita, così ancora si appasserà il ricco nelle sue vie.
12 Beato l'uomo che sopporta la tentazionententazione Giob. 5.17.; perciocchè, essendosi reso approvato, egli riceverà la corona della vitaovita 1 Cor. 9.25 e rif., la quale il Signore ha promessappromessa Mat. 10.22; 19.23,29. a coloro che l'amanoqamano Giac. 2.5 e rif..
13 Niuno, essendo tentato, dica: Io son tentato da Dio; poichè Iddio non può esser tantato di mali, e altresì non tenta alcuno. 14 Ma ciascuno è tentato, essendo attratto e adescato dalla propria concupiscenzarconcupiscenza Mat. 5.28.. 15 Poi appresso, la concupiscenza, avendo conceputo, partorisce il peccato; e il peccato, essendo compiuto, genera la mortesmorte Rom. 6.21,23; 5.12..
16 Non errate, fratelli miei diletti: 17 ogni buona donazione, ed ogni dono perfetto, è da altotalto Giov. 3.27. 1 Cor. 4.7., discendendo dal padre dei lumiulumi 1 Giov. 1.5., nel quale non vi è mutamento, nè ombra di cambiamentovcambiamento Num. 23.19 e rif.. 18 Egli ci ha di sua volontàwvolontà Fil. 2.13. generatixgenerati Giov. 1.13; 3.3. per la parola della veritàyverità 1 Piet. 1.23., acciocchè siamo in certo modo le primizie delle sue creature.
Del mettere in pratica la parola di Dio
19 PERCIÒ, fratelli miei diletti, sia ogni uomo pronto all'udire, tardo al parlarezparlare Prov. 10.19; 17.27. Eccl. 5.1,2., lento all'iraaira Prov. 14.17; 16.32.. 20 Perciocchè l'ira dell'uomo non mette in opera la giustizia di Dio. 21 Perciò, deposta ogni lordura, e feccia di maliziabmalizia Col. 3.8. 1 Piet. 2.1., ricevete con mansuetudinecmansuetudine Sal. 25.9. la parola innestata in voi, la quale può salvar le anime vostredvostre Rom. 1.16. Efes. 1.13..
22 E siate facitori della parolaeparola Mat. 7.21 e rif., e non solo uditori; ingannando voi stessi. 23 Perciocchè, se alcuno è uditor della parola, e non facitoreffacitore Luc. 6.47 ecc. Giac. 2.14 ecc., egli è simile ad un uomo che considera la sua natia faccia in uno specchio. 24 Imperocchè, dopo ch'egli si è mirato, egli se ne va, e subito ha dimenticato quale egli fosse. 25 Ma chi avrà riguardato bene addentro nella legge perfetta, che è la legge della libertàglibertà Giov. 8.32. Gal. 5.1., e sarà perseverato; esso, non essendo uditore dimentichevole, ma facitor dell'opera, sarà beato nel suo operarehoperare Luc. 11.28. Giov. 13.17..
26 Se alcuno pare esser religioso fra voi, e non tiene a freno la sua linguailingua Sal. 34.13; 39.1. Giac. 3.6. 1 Piet. 3.10., ma seduce il cuor suo, la religion di quel tale è vana. 27 La religione pura ed immacolata, dinanzi a Dio e Padre, è questa; visitar gli orfani, e le vedove, nelle loro afflizionijafflizioni Is. 1.17; 58.6,7. Mat. 25.35,36.; e conservarsi puro dal mondokmondo Rom. 12.2. Giac. 4.4..

a1:1 GIACOMO Mat. 13.55. Fat. 12.17; 15.13. Gal. 1.19; 2.9. Giud 1?

b1:1 tribù Fat. 26.7.

c1:1 dispersione Giov. 7.35. Fat. 2.5-11; 8.1. 1 Piet. 1.1.

d1:2 tentazioni Mat. 5.12 e rif.

e1:3 pazienza Rom. 5.3 e rif.

f1:4 intieri Mat. 5.48 e rif.

g1:5 sapienza 1 Re. 3.9,12. Prov. 2.1 ecc.

h1:5 Dio Giob. 32.8. Prov. 28.5.

i1:5 liberalmente Mat. 7.7 e rif.

j1:6 dubbio Mat. 11.22-24. Ebr. 10.22.

k1:6 dimenato Efes. 4.14.

l1:9 altezza Mat. 23.12 e rif.

m1:10 erba Giob. 14.2 e rif. Is. 40.6-8.

n1:12 tentazione Giob. 5.17.

o1:12 vita 1 Cor. 9.25 e rif.

p1:12 promessa Mat. 10.22; 19.23,29.

q1:12 amano Giac. 2.5 e rif.

r1:14 concupiscenza Mat. 5.28.

s1:15 morte Rom. 6.21,23; 5.12.

t1:17 alto Giov. 3.27. 1 Cor. 4.7.

u1:17 lumi 1 Giov. 1.5.

v1:17 cambiamento Num. 23.19 e rif.

w1:18 volontà Fil. 2.13.

x1:18 generati Giov. 1.13; 3.3.

y1:18 verità 1 Piet. 1.23.

z1:19 parlare Prov. 10.19; 17.27. Eccl. 5.1,2.

a1:19 ira Prov. 14.17; 16.32.

b1:21 malizia Col. 3.8. 1 Piet. 2.1.

c1:21 mansuetudine Sal. 25.9.

d1:21 vostre Rom. 1.16. Efes. 1.13.

e1:22 parola Mat. 7.21 e rif.

f1:23 facitore Luc. 6.47 ecc. Giac. 2.14 ecc.

g1:25 libertà Giov. 8.32. Gal. 5.1.

h1:25 operare Luc. 11.28. Giov. 13.17.

i1:26 lingua Sal. 34.13; 39.1. Giac. 3.6. 1 Piet. 3.10.

j1:27 afflizioni Is. 1.17; 58.6,7. Mat. 25.35,36.

k1:27 mondo Rom. 12.2. Giac. 4.4.