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Elifaz rampogna Giobbe per le lagnanze di lui; raccontando una sua visione, asserisce esser la sventura castigo del peccato, e lo esorta al ravvedimento ed alla sottomissione, facendogli sperare ristoro e salute
1 ED Elifaz Temanita rispose, e disse:
2 Se noi imprendiamo a parlarti, ti sarà egli molesto?
Ma pur chi potrebbe rattener le parole?
3 Ecco, tu correggevi molti,
E rinforzavi le mani rimessemrimesse Is. 35.3..
4 I tuoi ragionamenti ridirizzavano quelli che vacillavano,
E tu raffermavi le ginocchia che piegavano.
5 Ma ora che il male ti è avvenuto, tu te ne affanni;
Ora ch'è giunto fino a te, tu ne sei smarrito.
6 La tua pietà non è ella stata la tua speranza,
E l'integrità delle tue vie la tua aspettazione?
7 Deh! rammemorati, quale innocente perì mai,
8 Siccome io ho veduto che quelli che arano l'iniquità,
E seminano la perversità, la mietonoomietono Sal. 7.14-16. Prov. 22.8. Os. 10.13. Gal. 6.7,8..
9 Essi periscono per l'alito di Dio,
E son consumati dal soffiar delle sue nari.
10 Il ruggito del leone, e il grido del fier leone son ribattuti;
E i denti de' leoncelli sono stritolati.
11 Il vecchio leone perisce per mancamento di preda,
E i figli della leonessa son dissipati.
12 Or mi è stata di nascosto significata una parola,
E l'orecchio mio ne ha ritenuto un poco.
13 Fra le immaginazioni delle visioni notturne,
Quando il più profondo sonno cade sopra gli uominipuomini Giob. 33.15,16.,
14 Mi è venuto uno spavento ed un tremito,
Che ha spaventate tutte quante le mie ossa.
15 Ed uno spirito è passato davanti a me,
Che mi ha fatto arricciare i peli della mia carne;
16 Egli si è fermato, ed io non ho riconosciuto il suo aspetto;
Una sembianza è stata davanti agli occhi miei,
Ed io ho udita una voce sommessa che diceva:
17 L'uomo sarebbe egli giustificato da Dio?
L'uomo sarebbe egli giudicato puro dal suo fattoreqfattore Giob. 9.2,3; 25.4.?
18 Ecco, egli non si fida ne' suoi servitori,
E scorge della temerità ne' suoi AngelirAngeli Giob. 15.15. 2 Piet. 2.4..
19 Quanto più in coloro che abitano in case di fangosfango Is. 64.8. 2 Cor. 4.7; 5.1.,
Il cui fondamento è nella polveretpolvere Gen. 2.7; 3.19.,
E che son ridotti in polvere, esposti a' vermi?
20 Dalla mattina alla sera sono stritolatiustritolati Sal. 90.5,6.,
E periscono in perpetuo, senza che alcuno vi ponga mente.
21 L'eccellenza ch'era in loro non si diparte ellavella Sal. 39.11; 49.14.?
Muoiono, ma non con sapienzawsapienza Giob. 36.12..
m4:3 rimesse Is. 35.3.
n4:7 distrutti Sal. 37.25,26.
o4:8 mietono Sal. 7.14-16. Prov. 22.8. Os. 10.13. Gal. 6.7,8.
p4:13 uomini Giob. 33.15,16.
q4:17 fattore Giob. 9.2,3; 25.4.
r4:18 Angeli Giob. 15.15. 2 Piet. 2.4.
s4:19 fango Is. 64.8. 2 Cor. 4.7; 5.1.
t4:19 polvere Gen. 2.7; 3.19.
u4:20 stritolati Sal. 90.5,6.
v4:21 ella Sal. 39.11; 49.14.
w4:21 sapienza Giob. 36.12.