2
Se dunque vi è alcuna consolazione in Cristo, se alcun conforto di carità, se alcuna comunione di Spirito, se alcune viscere e misericordie, rendete compiuta la mia allegrezza, avendo un medesimo sentimento, ed una medesima carità; essendo d'un animo, sentendo una stessa cosakcosa Rom. 12.16 e rif.; non facendo nulla per contenzione, o vanaglorialvanagloria Gal. 5.26.; ma per umiltà, ciascun di voi pregiando altrui più che sè stessomstesso Efes. 5.21. 1 Piet. 5.5.. Non riguardate ciascuno al suo proprionproprio 1 Cor. 10.24,33; 13.5., ma ciascuno riguardi eziandio all'altrui.
Perciocchè conviene che in voi sia il medesimo sentimento, il quale ancora è stato in Cristo GesùoGesù Mat. 11.29. Giov. 13.14,15. Rom. 15.3. 1 Giov. 2.6.. Il quale, essendo in forma di DiopDio Giov. 1.1,2; 17.5. 2 Cor. 4.4. Col. 1.15. Ebr. 1.3., non reputò rapina l'essere uguale a DioqDio Giov. 5.18; 10.33.. E pure annichilò sè stessorstesso Sal. 22.6. Is. 53.3. Mar. 9.12. 2 Cor. 8.9., presa forma di servosservo Is. 42.1 e rif. Mat. 20.28. Luc. 22.27., fatto alla somiglianza degli uominituomini Giov. 1.14 e rif.; e trovato nell'esteriore simile ad un uomo, abbassò sè stesso, essendosi fatto ubbidiente infino alla morteumorte Mat. 26.39,42. Giov. 10.18. Ebr. 5.8; 12.2., e la morte della croce. Per la qual cosa ancora Iddio lo ha sovranamente innalzatovinnalzato Fat. 2.33. Ebr. 2.9., e gli ha donato un nome, che è sopra ogni nomewnome Efes. 1.20,21. Ebr. 1.4.; 10 acciocchè nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio delle creature celesti, e terrestri, e sotterraneexsotterranee Is. 45.23. Mat. 28.18. Rom. 14.11. Apoc. 5.13.; 11 e che ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il SignoreySignore Giov. 13.13. Fat. 2.36. Rom. 14.9. 1 Cor. 8.6., alla gloria di Dio Padre.
 
12 Perciò, cari miei, come sempre mi avete ubbidito, non sol come nella mia presenza, ma ancora molto più al presente nella mia assenza, compiete la vostra salute con timore, e tremore. 13 Poichè Iddio è quel che opera in voi il volere e l'operare, per il suo beneplacitozbeneplacito 2 Cor. 3.5. Ebr. 13.21. Giac. 1.17,18..
14 Fate ogni cosa senza mormorii, e quistioni; 15 acciocchè siate irreprensibili, e sinceri, figliuoli di Dio senza biasimoabiasimo 1 Piet. 2.12., in mezzo della perversa e storta generazione, fra la quale risplendete come luminari nel mondobmondo Prov. 4.18. Mat. 5.14-16. Efes. 5.8., portando innanzi a quella la parola della vita; 16 acciocchè io abbia di che gloriarmi nel giorno di CristocCristo 1 Tess. 2.19., ch'io non son corso in vano, nè in vano ho faticato.
17 E se pure anche sono, a guisa d'offerta da spanderedspandere 2 Tim. 4.6., sparso sopra l'ostia e il sacrificio della fede vostra, io ne gioiscoegioisco 2 Cor. 7.4. Col. 1.24., e ne congioisco con tutti voi. 18 Gioitene parimente voi, e congioitene meco.
Elogio di Timoteo e di Epafrodito, messaggieri di Paolo presso i Filippesi
19 OR io spero nel Signore Gesù di mandarvi tosto TimoteofTimoteo Fat. 16.1 e rif., acciocchè io ancora, avendo saputo lo stato vostro, sia inanimato. 20 Perciocchè io non ho alcuno d'animo pari a lui, il quale sinceramente abbia cura de' fatti vostri. 21 Poichè tutti cercano il lor propriogproprio 2 Tim. 1.15; 4.10,16., non ciò che è di Cristo Gesù. 22 Ma voi conoscete la prova d'esso; come egli ha servito meco nell'evangelo, nella maniera che un figliuolo serve al padrehpadre 1 Cor. 4.17. 1 Tim. 1.2.. 23 Io spero adunque mandarlo, subito che avrò veduto come andranno i fatti miei. 24 Or io ho fidanza nel Signore ch'io ancora tosto verròiverrò Fil. 1.25..
25 Ma ho stimato necessario di mandarvi Epafrodito, mio fratello, e compagno d'opera, e di milizia, e vostro apostolo, e ministro de' miei bisognijbisogni 2 Cor. 11.9. Fil. 4.18.. 26 Perciocchè egli desiderava molto vedervi tutti; ed era angosciato per ciò che avevate udito ch'egli era stato infermo. 27 Perciocchè certo egli è stato infermo, ben vicin della morte; ma Iddio ha avuta pietà di lui; e non solo di lui, ma di me ancora, acciocchè io non avessi tristizia sopra tristizia. 28 Perciò vie più diligentemente l'ho mandato, acciocchè, veggendolo, voi vi rallegriate di nuovo, e ch'io stesso sia men contristato. 29 Accoglietelo adunque nel Signore con ogni allegrezza, ed abbiate tali in istimakistima 1 Tess. 5.12. 1 Tim. 5.17.. 30 Perciocchè egli è stato ben presso della morte per l'opera di Cristo, avendo esposta a rischio la propria vita, per supplire alla mancanza del vostro servigio inverso melme Fil. 4.10..

k2:2 cosa Rom. 12.16 e rif.

l2:3 vanagloria Gal. 5.26.

m2:3 stesso Efes. 5.21. 1 Piet. 5.5.

n2:4 proprio 1 Cor. 10.24,33; 13.5.

o2:5 Gesù Mat. 11.29. Giov. 13.14,15. Rom. 15.3. 1 Giov. 2.6.

p2:6 Dio Giov. 1.1,2; 17.5. 2 Cor. 4.4. Col. 1.15. Ebr. 1.3.

q2:6 Dio Giov. 5.18; 10.33.

r2:7 stesso Sal. 22.6. Is. 53.3. Mar. 9.12. 2 Cor. 8.9.

s2:7 servo Is. 42.1 e rif. Mat. 20.28. Luc. 22.27.

t2:7 uomini Giov. 1.14 e rif.

u2:8 morte Mat. 26.39,42. Giov. 10.18. Ebr. 5.8; 12.2.

v2:9 innalzato Fat. 2.33. Ebr. 2.9.

w2:9 nome Efes. 1.20,21. Ebr. 1.4.

x2:10 sotterranee Is. 45.23. Mat. 28.18. Rom. 14.11. Apoc. 5.13.

y2:11 Signore Giov. 13.13. Fat. 2.36. Rom. 14.9. 1 Cor. 8.6.

z2:13 beneplacito 2 Cor. 3.5. Ebr. 13.21. Giac. 1.17,18.

a2:15 biasimo 1 Piet. 2.12.

b2:15 mondo Prov. 4.18. Mat. 5.14-16. Efes. 5.8.

c2:16 Cristo 1 Tess. 2.19.

d2:17 spandere 2 Tim. 4.6.

e2:17 gioisco 2 Cor. 7.4. Col. 1.24.

f2:19 Timoteo Fat. 16.1 e rif.

g2:21 proprio 2 Tim. 1.15; 4.10,16.

h2:22 padre 1 Cor. 4.17. 1 Tim. 1.2.

i2:24 verrò Fil. 1.25.

j2:25 bisogni 2 Cor. 11.9. Fil. 4.18.

k2:29 istima 1 Tess. 5.12. 1 Tim. 5.17.

l2:30 me Fil. 4.10.