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Se dunque vi è alcuna consolazione in Cristo, se alcun conforto di carità, se alcuna comunione di Spirito, se alcune viscere e misericordie, rendete compiuta la mia allegrezza, avendo un medesimo sentimento, ed una medesima carità; essendo d'un animo, sentendo una stessa cosak cosa Rom. 12.16 e rif.; non facendo nulla per contenzione, o vanaglorial vanagloria Gal. 5.26.; ma per umiltà, ciascun di voi pregiando altrui più che sè stessom stesso Efes. 5.21. 1 Piet. 5.5.. Non riguardate ciascuno al suo proprion proprio 1 Cor. 10.24,33; 13.5., ma ciascuno riguardi eziandio all'altrui.
Perciocchè conviene che in voi sia il medesimo sentimento, il quale ancora è stato in Cristo Gesùo Gesù Mat. 11.29. Giov. 13.14,15. Rom. 15.3. 1 Giov. 2.6.. Il quale, essendo in forma di Diop Dio Giov. 1.1,2; 17.5. 2 Cor. 4.4. Col. 1.15. Ebr. 1.3., non reputò rapina l'essere uguale a Dioq Dio Giov. 5.18; 10.33.. E pure annichilò sè stessor stesso Sal. 22.6. Is. 53.3. Mar. 9.12. 2 Cor. 8.9., presa forma di servos servo Is. 42.1 e rif. Mat. 20.28. Luc. 22.27., fatto alla somiglianza degli uominit uomini Giov. 1.14 e rif.; e trovato nell'esteriore simile ad un uomo, abbassò sè stesso, essendosi fatto ubbidiente infino alla morteu morte Mat. 26.39,42. Giov. 10.18. Ebr. 5.8; 12.2., e la morte della croce. Per la qual cosa ancora Iddio lo ha sovranamente innalzatov innalzato Fat. 2.33. Ebr. 2.9., e gli ha donato un nome, che è sopra ogni nomew nome Efes. 1.20,21. Ebr. 1.4.; 10 acciocchè nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio delle creature celesti, e terrestri, e sotterraneex sotterranee Is. 45.23. Mat. 28.18. Rom. 14.11. Apoc. 5.13.; 11 e che ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signorey Signore Giov. 13.13. Fat. 2.36. Rom. 14.9. 1 Cor. 8.6., alla gloria di Dio Padre.
 
12 Perciò, cari miei, come sempre mi avete ubbidito, non sol come nella mia presenza, ma ancora molto più al presente nella mia assenza, compiete la vostra salute con timore, e tremore. 13 Poichè Iddio è quel che opera in voi il volere e l'operare, per il suo beneplacitoz beneplacito 2 Cor. 3.5. Ebr. 13.21. Giac. 1.17,18..
14 Fate ogni cosa senza mormorii, e quistioni; 15 acciocchè siate irreprensibili, e sinceri, figliuoli di Dio senza biasimoa biasimo 1 Piet. 2.12., in mezzo della perversa e storta generazione, fra la quale risplendete come luminari nel mondob mondo Prov. 4.18. Mat. 5.14-16. Efes. 5.8., portando innanzi a quella la parola della vita; 16 acciocchè io abbia di che gloriarmi nel giorno di Cristoc Cristo 1 Tess. 2.19., ch'io non son corso in vano, nè in vano ho faticato.
17 E se pure anche sono, a guisa d'offerta da spandered spandere 2 Tim. 4.6., sparso sopra l'ostia e il sacrificio della fede vostra, io ne gioiscoe gioisco 2 Cor. 7.4. Col. 1.24., e ne congioisco con tutti voi. 18 Gioitene parimente voi, e congioitene meco.
Elogio di Timoteo e di Epafrodito, messaggieri di Paolo presso i Filippesi
19 OR io spero nel Signore Gesù di mandarvi tosto Timoteof Timoteo Fat. 16.1 e rif., acciocchè io ancora, avendo saputo lo stato vostro, sia inanimato. 20 Perciocchè io non ho alcuno d'animo pari a lui, il quale sinceramente abbia cura de' fatti vostri. 21 Poichè tutti cercano il lor propriog proprio 2 Tim. 1.15; 4.10,16., non ciò che è di Cristo Gesù. 22 Ma voi conoscete la prova d'esso; come egli ha servito meco nell'evangelo, nella maniera che un figliuolo serve al padreh padre 1 Cor. 4.17. 1 Tim. 1.2.. 23 Io spero adunque mandarlo, subito che avrò veduto come andranno i fatti miei. 24 Or io ho fidanza nel Signore ch'io ancora tosto verròi verrò Fil. 1.25..
25 Ma ho stimato necessario di mandarvi Epafrodito, mio fratello, e compagno d'opera, e di milizia, e vostro apostolo, e ministro de' miei bisognij bisogni 2 Cor. 11.9. Fil. 4.18.. 26 Perciocchè egli desiderava molto vedervi tutti; ed era angosciato per ciò che avevate udito ch'egli era stato infermo. 27 Perciocchè certo egli è stato infermo, ben vicin della morte; ma Iddio ha avuta pietà di lui; e non solo di lui, ma di me ancora, acciocchè io non avessi tristizia sopra tristizia. 28 Perciò vie più diligentemente l'ho mandato, acciocchè, veggendolo, voi vi rallegriate di nuovo, e ch'io stesso sia men contristato. 29 Accoglietelo adunque nel Signore con ogni allegrezza, ed abbiate tali in istimak istima 1 Tess. 5.12. 1 Tim. 5.17.. 30 Perciocchè egli è stato ben presso della morte per l'opera di Cristo, avendo esposta a rischio la propria vita, per supplire alla mancanza del vostro servigio inverso mel me Fil. 4.10..

k2:2 cosa Rom. 12.16 e rif.

l2:3 vanagloria Gal. 5.26.

m2:3 stesso Efes. 5.21. 1 Piet. 5.5.

n2:4 proprio 1 Cor. 10.24,33; 13.5.

o2:5 Gesù Mat. 11.29. Giov. 13.14,15. Rom. 15.3. 1 Giov. 2.6.

p2:6 Dio Giov. 1.1,2; 17.5. 2 Cor. 4.4. Col. 1.15. Ebr. 1.3.

q2:6 Dio Giov. 5.18; 10.33.

r2:7 stesso Sal. 22.6. Is. 53.3. Mar. 9.12. 2 Cor. 8.9.

s2:7 servo Is. 42.1 e rif. Mat. 20.28. Luc. 22.27.

t2:7 uomini Giov. 1.14 e rif.

u2:8 morte Mat. 26.39,42. Giov. 10.18. Ebr. 5.8; 12.2.

v2:9 innalzato Fat. 2.33. Ebr. 2.9.

w2:9 nome Efes. 1.20,21. Ebr. 1.4.

x2:10 sotterranee Is. 45.23. Mat. 28.18. Rom. 14.11. Apoc. 5.13.

y2:11 Signore Giov. 13.13. Fat. 2.36. Rom. 14.9. 1 Cor. 8.6.

z2:13 beneplacito 2 Cor. 3.5. Ebr. 13.21. Giac. 1.17,18.

a2:15 biasimo 1 Piet. 2.12.

b2:15 mondo Prov. 4.18. Mat. 5.14-16. Efes. 5.8.

c2:16 Cristo 1 Tess. 2.19.

d2:17 spandere 2 Tim. 4.6.

e2:17 gioisco 2 Cor. 7.4. Col. 1.24.

f2:19 Timoteo Fat. 16.1 e rif.

g2:21 proprio 2 Tim. 1.15; 4.10,16.

h2:22 padre 1 Cor. 4.17. 1 Tim. 1.2.

i2:24 verrò Fil. 1.25.

j2:25 bisogni 2 Cor. 11.9. Fil. 4.18.

k2:29 istima 1 Tess. 5.12. 1 Tim. 5.17.

l2:30 me Fil. 4.10.