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Sovrana eccellenza della carità
QUAND'anche io parlassi tutti i linguaggi degli uomini e degli angeli se non ho carità, divengo un rame risonante, ed un tintinnante cembalo. E quantunque io avessi profeziaf, e intendessi tutti i misteri, e tutta la scienza; e benchè io avessi tutta la fede, talchè io trasportassi i montig, se non ho carità, non son nulla. E quand'anche io spendessi in nudrire i poveri tutte le mie facoltàh, e dessi il mio corpo ad essere arso; se non ho carità, quello niente mi giova.
La carità è lenta all'ira, è benignai; la carità non invidiaj, non procede perversamente, non si gonfia. Non opera disonestamente, non cerca le cose sue propriek, non s'inasprisce, non divisa il male. Non si rallegra dell'ingiustizial, ma congioisce della veritàm. Scusa ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosan.
La carità non iscade giammai; ma le profezie saranno annullate, e le lingue cesseranno, e la scienza sarà annullata. Poichè noi conosciamo in parteo, ed in parte profetizziamo. 10 Ma, quando la perfezione sarà venuta, allora quello che è solo in parte sarà annullato. 11 Quando io era fanciullo, io parlava come fanciullo, io avea senno da fanciullo, io ragionava come fanciullo; ma, quando son divenuto uomo, io ho dismesse le cose da fanciullo, come non essendo più d'alcuno uso. 12 Perciocchè noi veggiamo ora per ispecchio, in enimmap; ma allora vedremo a faccia a facciaq; ora conosco in parte, ma allora conoscerò come ancora sono stato conosciuto.
13 Or queste tre cose durano al presente; fede, speranza, e carità; ma la maggiore di esse è la carità.
f 13:2 profezia Mat. 7.21 ecc. g 13:2 monti Mat. 17.20. Luc. 17.6. h 13:3 facoltà Mat. 6.2. i 13:4 benigna Prov. 10.12. 1 Piet. 4.8. j 13:4 invidia Fat. 7.9; 17.5. k 13:5 proprie 1 Cor. 10.24. Fil. 2.4. l 13:6 ingiustizia Rom. 1.32. m 13:6 verità 2 Giov. 4. n 13:7 cosa Rom. 15.1 ecc. Gal. 6.1,2. 2 Tim. 2.24. o 13:9 parte 1 Cor. 8.2. p 13:12 enimma 2 Cor. 5.7. q 13:12 faccia Mat. 18.10. 1 Giov. 3.2.