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Profezia della distruzione di Gerusalemme, per opera di Nebucadnesar
LA parola, che fu dal Signore indirizzata a Geremia, quando il re Sedechia mandò a lui Pashur, figliuolo di Malchia, e Sefania, figliuolo di Maaseia, sacerdote, dicendo: Deh! domanda per noi il Signore; perciocchè Nebucadnesar, re di Babilonia, guerreggia contro a noix; forse il Signore opererà inverso noi secondo tutte le sue maraviglie, e farà ch'egli si ritrarrà da noi.
E Geremia disse loro: Così direte a Sedechiay: Il Signore Iddio d'Israele ha detto così: Ecco, io fo rivolgere indietro gli strumenti bellici, che son nelle vostre mani, co' quali voi combattete contro al re di Babilonia, e contro ai Caldei, che vi assediano di fuori delle mura; e li raccoglierò in mezzo di questa città. Ed io stesso combatterò contro a voi con man distesa, e con possente braccio, in ira, e in cruccio, e in grande indegnazione. E percoterò gli abitanti di questa città, gli uomini, e gli animali; e morranno di gran mortalità. E poi appresso, dice il Signore, io darò Sedechia, re di Giudaz, e i suoi servitori, e il popolo e quelli che saranno scampati in questa città dalla mortalità, e dalla spada, e dalla fame, in man di Nebucadnesar, re di Babilonia, e in mano de' lor nemici, e di quelli che cercano l'anima loro; ed egli li percoterà, mettendoli a fil di spada; egli non perdonerà loro e non li risparmierà, e non ne avrà pietàa.
Ed a questo popolo di': Così ha detto il Signore: Ecco, io vi propongo la via della vita, e la via della morte. Coloro che dimoreranno in questa città morranno di spada, o di fame, o di pestilenza; ma quelli che andranno ad arrendersi a' Caldei, i quali vi assediano, viveranno, e l'anima loro sarà loro per ispogliab. 10 Perciocchè io ho volta la mia faccia contro a questa città, in male, e non in bene, dice il Signore; ella sarà messa in mano del re di Babilonia, ed egli l'arderà col fuococ.
11 Ed alla casa del re di Giuda di': Ascoltate la parola del Signore: 12 O casa di Davide, così ha detto il Signore: Da mattina fate ragione, e riscotete di mano dell'oppressore colui a cui è tolto il suo: che talora l'ira mia non esca a guisa di fuoco, ed arda, senza che alcuno la possa spegnere, per la malvagità dei vostri fatti.
13 Eccomi a te, o abitatrice della valle, della rocca del piano, dice il Signore; a voi che dite: Chi potrebbe scendere sopra noi, e chi potrebbe entrar nelle nostre stanze? 14 Ed io farò punizione di voi secondo il frutto de' vostri fattid, dice il Signore; ed accenderò un fuoco nella selva di quella, il quale consumerà tutto ciò che è d'intorno a leie.
x 21:2 noi 2 Re. 25.1. Ger. 37.3,7 ecc. y 21:3 Sedechia Ger. 32.1 ecc. z 21:7 Giuda Ger. 37.17; 39.5 ecc.; 52.9 ecc. a 21:7 pietà Deut. 28.50. 2 Cron. 36.17. b 21:9 ispoglia Ger. 38.2,17,18. c 21:10 fuoco Ger. 34.2,22; 37.10; 52.13. d 21:14 fatti Prov. 1.31. Is. 3.10,11. e 21:14 lei 2 Cron. 36.19. Ger. 52.13.