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Gesù, Signore del sabato
(Mat. 12.1-8 e rif.)
OR avvenne, nel primo sabato dal dì appresso la pasquaw, ch'egli camminava per le biade; e i suoi discepoli svellevano delle spighe, e le mangiavano, sfregandole con le mani.
Ed alcuni de' Farisei disser loro: Perchè fate ciò che non è lecito di fare nei giorni di sabato? E Gesù, rispondendo, disse loro: Non avete voi pur letto ciò che fece Davide, quando ebbe fame, egli, e coloro ch'eran con lui? Come egli entrò nella casa di Dio, e prese i pani di presentazione, e ne mangiò, e ne diede ancora a coloro ch' eran con lui; i quali però non è lecito di mangiare, se non a' sacerdoti soli?
Poi disse loro: Il Figliuol dell'uomo è Signore eziandio del sabato.
Guarigione dell'uomo dalla mano secca
(Mat. 12.9-14 e rif.)
OR avvenne, in un altro sabato, ch'egli entrò nella sinagoga, ed insegnava; e quivi era un uomo, la cui man destra era secca. E i Farisei e gli Scribi l'osservavano, se lo guarirebbe nel sabato; per trovar di che accusarlo.
Ma egli conosceva i lor pensieri, e disse all'uomo che avea la man secca: Levati, e sta' in piè ivi in mezzo. Ed egli, levatosi, stette in piè. Gesù adunque disse loro: Io vi domando: Che? è egli lecito di far bene o male, ne' sabati? di salvar una persona, o d'ucciderla? 10 E guardatili tutti d'intorno, disse a quell'uomo: Distendi la tua mano. Ed egli fece così. E la sua mano fu resa sana come l'altra.
11 Ed essi furono ripieni di furore, e ragionavano fra loro, che cosa farebbero a Gesù.
Elezione de' dodici
(Mat. 10.1-4 e rif.)
12 OR avvenne, in que' giorni, ch'egli uscì al monte, per orare, e passò la notte in orazione a Diox.
13 E quando fu giorno, chiamò a sè i suoi discepoli, e ne elesse dodici, i quali ancora nominò Apostoli; 14  cioè: Simone, il quale ancora nominò Pietro, ed Andrea, suo fratello; Giacomo, e Giovanni; Filippo, e Bartolomeo; 15 Matteo, e Toma; Giacomo di Alfeo, e Simone, chiamato Zelote; 16 Giuda, fratel di Giacomo, e Giuda Iscariot, il quale ancora fu traditore.
Il sermone appiè del monte
(Mat. cap. 5.6,7 e rif.)
17 POI, sceso con loro, si fermò in una pianura, con la moltitudine dei suoi discepoli, e con gran numero di popolo di tutta la Giudea, e di Gerusalemme, e della marina di Tiro, e di Sidon, i quali eran venuti per udirlo, e per esser guariti delle loro infermità; 18 insieme con coloro ch'erano tormentati da spiriti immondi; e furon guariti. 19 E tutta la moltitudine cercava di toccarloy, perciocchè virtù usciva di luiz, e li sanava tutti.
20 Ed egli, alzati gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:
Beati voi, poveria, perciocchè il regno di Dio è vostro.
21 Beati voi, che ora avete fame, perciocchè sarete saziatib.
Beati voi, che ora piangetec, perciocchè voi riderete.
22 Voi sarete beati, quando gli uomini vi avranno odiatid, e vi avranno scomunicatie, e vituperati, ed avranno bandito il vostro nome, come malvagio, per cagion del Figliuol dell'uomo. 23 Rallegratevi, e saltate di letizia in quel giorno; perciocchè, ecco, il vostro premio è grande nei cieli; poichè il simigliante fecero i padri loro a' profeti.
24 Ma, guai a voi, ricchif! perciocchè voi avete la vostra consolazioneg.
25 Guai a voi, che siete ripieni! perciocchè voi avrete fameh.
Guai a voi, che ora ridete! perciocchè voi farete cordoglio, e piangeretei.
26 Guai a voi, quando tutti gli uomini diranno bene di voij! poichè il simigliante fecero i padri loro a' falsi profeti.
27 Ma io dico a voi che udite: Amate i vostri nemici; fate bene a coloro che vi odianok; 28 benedite coloro che vi maledicono; e pregate per coloro che vi molestano. 29 Se alcuno ti percuote su di una guancia, porgigli eziandio l'altral; e non divietar colui che ti toglie il mantello di prendere ancora la tonica. 30 E da' a chiunque ti chiedem; e se alcuno ti toglie il tuo, non ridomandarglielo. 31 E, come voi volete che gli uomini vi facciano, fate ancor loro simigliantementen. 32 E se amate coloro che vi amano, che grazia ne avrete? poichè i peccatori ancora amano coloro che li amano. 33 E se fate bene a coloro che fan bene a voi, che grazia ne avrete? poichè i peccatori fanno il simigliante. 34 E se prestate a coloro da' quali sperate riaverlo, che grazie ne avrete? poichè i peccatori prestano a' peccatori, per riceverne altrettanto. 35 Ma voi, amate i vostri nemicio, e fate bene, e prestate, non isperandone nulla; e il vostro premio sarà grande, e sarete i figliuoli dell'Altissimo; poichè egli è benigno inverso gl'ingrati, e malvagip. 36 Siate adunque misericordiosi, siccome ancora il Padre vostro è misericordiosoq.
37 E non giudicate, e non sarete giudicatir; non condannate, e non sarete condannati; rimettete, e vi sarà rimesso. 38 Date, e vi sarà datos; buona misura, premuta, scossa, e traboccante, vi sarà data in seno; perciocchè, di qual misura misurate, sarà altresì misurato a voi.
39 Or egli disse loro una similitudine. Può un cieco guidar per la via un altro cieco? non caderanno essi amendue nella fossat?
40 Niun discepolo è da più del suo maestrou; ma ogni discepolo perfetto dev'essere come il suo maestro.
41 Ora, che guardi tu il fuscello ch' è nell'occhio del tuo fratello, e non iscorgi la trave ch' è nell'occhio tuo propriov? 42 Ovvero, come puoi dire al tuo fratello: Fratello, lascia che io ti tragga il fuscello ch' è nell'occhio tuo; non veggendo tu stesso la trave ch' è nell'occhio tuo proprio? Ipocrita, trai prima dell'occhio tuo la trave, ed allora ci vedrai bene per trarre il fuscello, ch' è nell'occhio del tuo fratello.
43 Perciocchè non vi è buon albero, che faccia frutto cattivo; nè albero cattivo, che faccia buon frutto. 44 Perciocchè ogni albero è riconosciuto dal proprio frutto; poichè non si colgono fichi dalle spine, e non si vendemmiano uve dal prunow. 45 L'uomo buono, dal buon tesoro del suo cuore, reca fuori il bene; e l'uomo malvagio, dal malvagio tesoro del suo cuore, reca fuori il male; perciocchè la sua bocca parla di ciò che gli soprabbonda nel cuorex.
46 Ora, perchè mi chiamate Signore, e non fate le cose che io dicoy? 47 Chiunque viene a me, e ode le mie parole, e le mette ad effetto, io vi mostrerò a cui egli è similez. 48 Egli è simile ad un uomo che edifica una casa, il quale ha cavato, e profondato, ed ha posto il fondamento sopra la pietra; ed essendo venuta una piena, il torrente ha urtata quella casa, e non l' ha potuta scrollare, perciocchè era fondata in su la pietra. 49 Ma chi le ha udite, e non le ha messe ad effetto, è simile ad un uomo che ha edificata una casa sopra la terra, senza fondamento; la quale il torrente avendo urtata, ella è di subito caduta, e la sua ruina è stata grande.
w 6:1 pasquaLev. 23.15. x 6:12 Dio Mat. 14.23 e rif. y 6:19 toccarlo Mat. 14.36 e rif. z 6:19 lui Mar. 5.30. Luc. 8.46. a 6:20 poveri Mal. 5.3 e rif. b 6:21 saziati Mat. 5.6 e rif. c 6:21 piangete Mat. 5.4 e rif. d 6:22 odiati Mat. 5.10 ecc. e rif. e 6:22 scomunicati Giov. 16.2. f 6:24 ricchi Luc. 12.20,21. Giac. 5.1. g 6:24 consolazione Mat. 6.2,5,16. Luc. 16.25. h 6:25 fame Is. 65.13 e rif. i 6:25 piangerete Prov. 14.13 e rif. j 6:26 voi Giov. 15.19; 17.14. 1 Giov. 4.5. k 6:27 odiano Mat. 5.44 e rif. l 6:29 altra Mat. 5.39 e rif. m 6:30 chiede Mat. 5.42 e rif. n 6:31 simigliantemente Mat. 7.12 e rif. o 6:35 nemici ver. 27 e rif. p 6:35 malvagi Mat. 5.45. q 6:36 misericordioso Mat. 5.48. r 6:37 giudicati Mat. 7.1 ecc. e rif. s 6:38 dato Prov. 19.17 e rif. t 6:39 fossa Mat. 15.14 e rif. u 6:40 maestro Mat. 10.24 e rif. v 6:41 proprio Mat. 7.3 ecc. e rif. w 6:44 pruno Mat. 7.16,17 e rif.; 12.33. x 6:45 cuore Mat. 12.34,35. y 6:46 dico Mat. 7.21 e rif. z 6:47 simile Mat. 7.24 ecc.