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L'uomo dalla mano secca
(Mat. 12.9-21 e rif.)
POI egli entrò di nuovo nella sinagoga, e quivi era un uomo che avea la mano secca. Ed essi l'osservavano se lo sanerebbe in giorno di sabato, per accusarlop.
Ed egli disse all'uomo che avea la mano secca: Levati là nel mezzo. Poi disse loro: È egli lecito di far bene o male; di salvare una persona, o di ucciderla, in giorno di sabato? Ma essi tacevano. Allora, avendoli guardati attorno con indegnazioneq, contristato per l'induramento del cuor loro, disse a quell'uomo: Distendi la tua mano. Ed egli la distese. E la sua mano fu restituita sana come l'altra.
E i Farisei, essendo usciti, tenner subito consiglio con gli Erodiani contro a lui, come lo farebber morire.
 
Ma Gesù, co' suoi discepoli, si ritrasse al mare, e gran moltitudine lo seguitò, da Galilea, e da Giudea, e da Gerusalemme, e da Idumea, e da oltre il Giordano; parimente, una gran moltitudine da' contorni di Tiro, e di Sidon, avendo udite le gran cose ch'egli faceva, venne a lui. Ed egli disse a' suoi discepoli, che vi fosse sempre una navicella appresso di lui, per la moltitudine; che talora non l'affollasse. 10 Perciocchè egli ne avea guariti molti; talchè tutti coloro che aveano qualche flagello si avventavano a lui, per toccarlor. 11 E gli spiriti immondi, quando lo vedevano, si gettavano davanti a lui, e gridavano, dicendo: Tu sei il Figliuol di Dios. 12 Ma egli li sgridava forte acciocchè nol manifestasserot.
Elezione de' dodici
(Mat. 10.1-4 e rif.)
13 POI egli montò in sul monte, e chiamò a sè coloro ch'egli volle; ed essi andarono a lui.
14 Ed egli ne ordinò dodici, per esser con lui, e per mandarli a predicare; 15 e per aver la podestà di sanare le infermità, e di cacciare i demoni.
16 Il primo fu Simone, al quale ancora pose nome Pietro. 17 Poi Giacomo figliuol di Zebedeo; e Giovanni, fratello di Giacomo, a' quali pose nome Boanerges, che vuol dire: Figliuoli di tuono; 18 e Andrea, e Filippo, e Bartolomeo, e Matteo, e Toma, e Giacomo figliuol di Alfeo; e Taddeo, e Simone Cananeo; 19 e Giuda Iscariot, il quale anche lo tradì.
La bestemmia de' Farisei
(Mat. 12.22-32 e rif.)
20 POI vennero in casa. Ed una moltidune si raunò di nuovo; talchè non potevano pur prender cibo.
21 Or i suoi, udite queste cose, uscirono per pigliarlo, perciocchè dicevano: Egli è fuori di sè. 22 Ma gli Scribi ch'eran discesi di Gerusalemme, dicevano: Egli ha Beelzebub; e per lo principe de' demoni, caccia i demoniu.
23 Ma egli, chiamatili a sè, disse loro in similitudine: Come può Satana cacciar Satana? 24 E se un regno è diviso in parti contrarie, egli non può durare. 25 E, se una casa è divisa in parti contrarie, ella non può durare. 26 Così, se Satana si leva contro a sè stesso, ed è diviso in parti contrarie, egli non può durare, anzi vien meno.
27 Niuno può entrar nella casa d'un uomo possente, e rapirgli le sue masserizie, se prima non l'ha legato; allora veramente gli prederà la casa.
28 Io vi dico in verità, che a' figliuoli degli uomini sarà rimesso qualunque peccato, e qualunque bestemmia avranno detta. 29 Ma chiunque avrà bestemmiato contro allo Spirito Santo, giammai in eterno non ne avrà remissione; anzi sarà sottoposto ad eterno giudicio. 30  Or egli diceva questo, perciocchè dicevano: Egli ha lo spirito immondo.
La famiglia di Gesù
(Mat. 12.46-50 e rif.)
31 I SUOI fratelli adunque, e sua madre, vennero; e, fermatisi di fuori, mandarono a chiamarlo. 32 Or la moltitudine sedeva d'intorno a lui, e gli disse: Ecco, tua madre, e i tuoi fratelli son là di fuori, e ti cercano.
33 Ma egli rispose loro, dicendo: Chi è mia madre, o chi sono i miei fratelli? 34 E, guardati in giro coloro che gli sedevano d'intorno, disse: Ecco mia madre, e i miei fratelli. Perciocchè, 35 chiunque avrà fatta la volontà di Dio, esso è mio fratello e mia sorella, e mia madre.
p 3:2 accusarlo Luc. 11.54. q 3:5 indegnazione Apoc. 6.16,17. r 3:10 toccarlo Mat. 14.36 e rif. s 3:11 Dio Mat. 14.33 e rif. t 3:12 manifestassero Mar. 1.25,34 e rif. u 3:22 demoni Giov. 7.5,20; 8.52; 10.20.