SALMO LXXX
Il Salmista loda Iddio e promette di fare osservare la giustizia
Salmo di cantico di Asaf, dato al Capo de' Musici, sopra Al-tashet
NOI ti celebriamo, noi ti celebriamo, o Dio;
Perciocchè il tuo Nome è vicino;
L'uomo racconta le tue maraviglie.
 
Al tempo che avrò fissato,
Io giudicherò dirittamente.
Il paese e tutti i suoi abitanti si struggevano;
Ma io ho rizzate le sue colonneg.
(Sela.)
Io ho detto agl'insensati: Non siate insensati;
Ed agli empi: Non alzate il corno;
Non levate il vostro corno ad alto;
E non parlate col collo indurato.
Perciocchè nè di Levante, nè di Ponente,
Nè dal deserto, viene l'esaltamento.
Ma Iddio è quel che giudicah;
Egli abbassa l'uno, ed innalza l'altroi.
Perciocchè il Signore ha in mano una coppa,
Il cui vino è torbido;
Ella è piena di mistione, ed egli ne mesce;
Certamente tutti gli empi della terra ne succeranno e berranno le feccej.
Ora, quant'è a me, io predicherò queste cose in perpetuo,
Io salmeggerò all'Iddio di Giacobbe.
 
10 E mozzerò tutte le corna degli empi;
E farò che le corna de' giusti saranno alzate.
g SALMO LXXX:3 colonne 1 Sam. 2.8. h SALMO LXXX:7 giudica Sal. 50.6; 58.11. i SALMO LXXX:7 altro 1 Sam. 2.7. Dan. 2.21. j SALMO LXXX:8 fecce Giob. 21.20. Sal. 60.3. Ger. 25.15. Apoc. 14.10; 16.19.