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Ma un certo uomo, chiamato per nome Anania, con Saffira, sua moglie, vendè una possessione; e frodò del prezzo, con saputa della sua moglie; e, portatane una parte, la pose a' piedi degli apostolih apostoli Fat. 4.37.. Ma Pietro disse: Anania, perchè ha Satana riempito il cuor tuoi tuo Luc. 22.3., per mentire allo Spirito Santo, e frodar del prezzo della possessionej possessione Num. 30.2 e rif.? S'ella restava, non restava ella a te? ed essendo venduta, non era ella in tuo potere? perchè ti sei messo in cuore questa cosa? tu non hai mentito agli uomini, ma a Dio. Ed Anania, udendo queste parole, cadde, e spirò. E gran paura venne a tutti coloro che udirono queste cose. E i giovani, levatisi, lo tolsero via; e, portatolo fuori, lo seppellirono.
Or avvenne intorno a tre ore appresso, che la moglie d'esso, non sapendo ciò che era avvenuto, entrò. E Pietro le fece motto, dicendo: Dimmi, avete voi cotanto venduta la possessione? Ed ella rispose: Sì, cotanto. E Pietro le disse: Perchè vi siete convenuti insieme di tentar lo Spirito del Signorek Signore Mat. 4.7. ver. 3.? ecco, i piedi di coloro che hanno seppellito il tuo marito sono all'uscio, ed essi ti porteranno via. 10 Ed ella in quello stante cadde ai piedi d'esso e spirò. E i giovani, entrati, la trovarono morta; e, portatala via, la seppellirono presso al suo marito.
11 E gran paura ne venne alla chiesa, e a tutti coloro che udivano queste cose.
 
12 E molti segni e prodigi eran fatti fra il popolo per le mani degli apostolil apostoli Fat. 2.43 e rif.; ed essi tutti di pari consentimento si ritrovavano nel portico di Salomone. 13 E niuno degli altri ardiva aggiungersi con lorom loro Giov. 9.22 e rif.; ma il popolo li magnificava. 14 E di più in più si aggiungevano persone che credevano al Signore, uomini e donne, in gran numero. 15 Talchè portavan gl'infermi per le piazze, e li mettevano sopra letti, e letticelli; acciocchè, quando Pietro venisse, l'ombra sua almeno adombrasse alcun di loron loro Mat. 9.20 ecc.; 14.36. Fat. 19.11,12.. 16 La moltitudine ancora delle città circonvicine accorreva in Gerusalemme, portando i malati, e coloro ch'erano tormentati dagli spiriti immondi; i quali tutti erano sanatio sanati Mar. 16.17,18. Giov. 14.12..
Gli apostoli miracolosamente liberati dal carcere. Ripresi, testimoniano dinanzi al Sinedrio. — Il consiglio di Gamaliele
17 OR il sommo sacerdote si levòp levò Fat. 4.1,2,5,6., insieme con tutti coloro ch' erano con lui, ch'era la setta de' Sadducei, essendo ripieni d'invidia; 18 e misero le mani sopra gli apostoli, e li posero nella prigion pubblicaq pubblica Luc. 21.12 e rif.. 19 Ma un angelo del Signore di notte aperse le porte della prigioner prigione Fat. 12.7; 16.26.; e, condottili fuori, disse loro: 20 Andate, e presentatevi nel tempio, e ragionate al popolo tutte le parole di questa vitas vita Giov. 17.3. 1 Giov. 5.11.. 21 Ed essi, avendo ciò udito, entrarono in su lo schiarir del dì nel tempio, ed insegnavano.
Or il sommo sacerdote, e coloro che erano con lui, vennero e raunarono il concistoro, e tutti gli anziani de' figliuoli d'Israele, e mandarono nella prigione, per far menar davanti a loro gli apostoli. 22 Ma i sergenti, giunti alla prigione, non ve li trovarono; laonde ritornarono, e fecero il lor rapporto, dicendo: 23 Noi abbiam ben trovata la prigione serrata con ogni diligenza, e le guardie in piè avanti le porte; ma, avendole aperte, non vi abbiamo trovato alcuno dentro.
24 Ora, come il sommo sacerdote, e il capo del tempio, e i principali sacerdoti ebbero udite queste cose, erano in dubbio di loro, che cosa ciò potesse essere. 25 Ma un certo uomo sopraggiunse, il qual rapportò, e disse loro: Ecco, quegli uomini che voi metteste in prigione, son nel tempio, e stanno quivi, ammaestrando il popolo.
26 Allora il capo del tempio, co' sergenti, andò , e li menò, non però con violenza; perciocchè temevano il popolo, che non fossero lapidati. 27 E, avendoli menati, li presentarono al concistoro; e il sommo sacerdote li domandò, dicendo: 28 Non vi abbiam noi del tutto vietato d'insegnare in cotesto nomet nome Fat. 4.18.? e pure ecco, voi avete ripiena Gerusalemme della vostra dottrina, e volete trarci addossou addosso Fat. 2.23,36; 3.15; 7.52. il sangue di cotesto uomov uomo Mat. 23.35; 27.25..
29 Ma Pietro, e gli altri apostoli, rispondendo, dissero: Conviene ubbidire anzi a Dio che agli uominiw uomini Esod. 1.17. Fat. 4.19.. 30 L'Iddio de' padri nostri ha suscitato Gesù, il qual voi uccideste, avendolo appiccato al legno. 31  Ma Iddio l'ha esaltato con la sua destrax destra Fat. 2.33,36. Fil. 2.9., e l'ha fatto Principe e Salvatore, per dar ravvedimento ad Israele, e remission de' peccatiy peccati Luc. 24.47. Fat. 3.26; 13.38. Efes. 1.7. Col. 1.14.. 32 E noi gli siam testimoni di queste cose che diciamo; ed anche lo Spirito Santoz Santo Giov. 15.26,27. Fat. 2.4., il quale Iddio ha dato a coloro che gli ubbidiscono.
33 Ma essi, avendo udite queste cose, scoppiavano d'ira, e consultavano d'ucciderli. 34 Ma un certo Fariseo, chiamato per nome Gamalielea Gamaliele Fat. 22.3., dottor della legge, onorato presso tutto il popolo, levatosi in piè nel concistoro, comandò che gli apostoli fosser un poco messi fuori. 35 Poi disse a que' del concistoro: Uomini Israeliti, prendete guardia intorno a questi uomini, che cosa voi farete. 36 Perciocchè, avanti questo tempo sorse Teuda, dicendosi esser qualche gran cosa, presso al quale si accolsero intorno a quattrocento uomini; ed egli fu ucciso, e tutti coloro che gli aveano prestata fede furon dissipati, e ridotti a nulla. 37 Dopo lui sorse Giuda il Galileo, a' dì della rassegnab rassegna Luc. 2.2., il quale sviò dietro a sè molto popolo; ed egli ancora perì, e tutti coloro che gli aveano prestata fede furon dispersi. 38 Ora dunque, io vi dico, non vi occupate più di questi uomini, e lasciateli; perciocchè, se questo consiglio, o quest'opera è dagli uomini, sarà dissipatac dissipata Mat. 15.13.; 39 ma, se pure è da Dio, voi non la potete dissipare; e guardatevi che talora non siate ritrovati combattere eziandio con Diod Dio Prov. 21.30. Luc. 21.14,15. Fat. 7.51; 9.5; 23.9..
40 Ed essi gli acconsentirono. E, chiamati gli apostoli, li batteronoe batterono Mat. 10.17. Mar. 13.9., ed ingiunsero loro che non parlassero nel nome di Gesù; poi li lasciarono andare.
41 Ed essi se ne andarono dalla presenza del concistoro, rallegrandosi d'essere stati reputati degni d'esser vituperati per lo nome di Gesùf Gesù Mat. 5.10-12 e rif.. 42 Ed ogni giorno, nel tempio, e per le case, non restavano d'insegnare, e d'evangelizzar Gesù Cristo.

h5:2 apostoli Fat. 4.37.

i5:3 tuo Luc. 22.3.

j5:3 possessione Num. 30.2 e rif.

k5:9 Signore Mat. 4.7. ver. 3.

l5:12 apostoli Fat. 2.43 e rif.

m5:13 loro Giov. 9.22 e rif.

n5:15 loro Mat. 9.20 ecc.; 14.36. Fat. 19.11,12.

o5:16 sanati Mar. 16.17,18. Giov. 14.12.

p5:17 levò Fat. 4.1,2,5,6.

q5:18 pubblica Luc. 21.12 e rif.

r5:19 prigione Fat. 12.7; 16.26.

s5:20 vita Giov. 17.3. 1 Giov. 5.11.

t5:28 nome Fat. 4.18.

u5:28 addosso Fat. 2.23,36; 3.15; 7.52.

v5:28 uomo Mat. 23.35; 27.25.

w5:29 uomini Esod. 1.17. Fat. 4.19.

x5:31 destra Fat. 2.33,36. Fil. 2.9.

y5:31 peccati Luc. 24.47. Fat. 3.26; 13.38. Efes. 1.7. Col. 1.14.

z5:32 Santo Giov. 15.26,27. Fat. 2.4.

a5:34 Gamaliele Fat. 22.3.

b5:37 rassegna Luc. 2.2.

c5:38 dissipata Mat. 15.13.

d5:39 Dio Prov. 21.30. Luc. 21.14,15. Fat. 7.51; 9.5; 23.9.

e5:40 batterono Mat. 10.17. Mar. 13.9.

f5:41 Gesù Mat. 5.10-12 e rif.