Preghiera di Daniele. Le settanta settimane. Il Messia
4 Ahi! Signore, Dio grande, e tremendo, che osservi il patto, e la benignità, a quelli che ti amano, ed osservano i tuoi comandamenti
*;
5 noi abbiam peccato
*, ed abbiamo operato iniquamente, ed empiamente; e siamo stati ribelli, e ci siam rivolti da' tuoi comandamenti, e dalle tue leggi.
6 E non abbiamo ubbidito a' profeti tuoi servitori, i quali hanno, in Nome tuo, parlato a' nostri re, a' nostri principi, ed a' nostri padri, ed a tutto il popolo del paese
*.
7 A te
appartiene la giustizia, o Signore; ed a noi la confusion di faccia, come
appare al dì d'oggi; agli uomini di Giuda, agli abitanti di Gerusalemme, ed a tutto Israele, vicini, e lontani, in tutti i paesi dove tu li hai scacciati per lo misfatto loro, che han commesso contro a te.
8 O Signore, a noi
appartiene la confusion di faccia, a' nostri re, a' nostri principi, e a' nostri padri; conciossiachè abbiam peccato contro a te.
9 Al Signore Iddio nostro
appartengono le misericordie, e i perdoni
*; perciocchè noi ci siam ribellati contro a lui;
10 e non abbiamo ubbidito alla voce del Signore Iddio nostro, per camminar nelle sue leggi, ch'egli ci ha proposte per li profeti suoi servitori.
11 E tutto Israele ha trasgredita la tua Legge
*, e si è tratto indietro, per non ascoltar la tua voce; laonde è stata versata sopra noi l'esecrazione, e il giuramento, scritto nella Legge di Mosè, servitor di Dio
*; perciocchè noi abbiam peccato contro a lui.
12 Ed egli ha messe ad effetto le sue parole, ch'egli avea pronunziate contro a noi, e contro a' nostri rettori, che ci han retti, facendo venir sopra noi un mal grande; talchè giammai, sotto tutti i cieli, non avvenne cosa simile a quello ch'è avvenuto in Gerusalemme
*.
13 Tutto questo male è venuto sopra noi, secondo quello ch'è scritto nella Legge di Mosè
*; e pur noi non abbiam supplicato al Signore Iddio nostro
*, convertendoci dalle nostre iniquità, e attendendo alla tua verità.
14 E il Signore ha vigilato sopra questo male
*, e l'ha fatto venir sopra noi; perciocchè il Signore Iddio nostro
è giusto in tutte le sue opere ch'egli ha fatte; conciossiachè noi non abbiamo ubbidito alla sua voce.
15 Or dunque, o Signore Iddio nostro, che traesti il tuo popolo fuoro del paese di Egitto, con man forte
*, e ti acquistasti un Nome, qual'
è al dì d'oggi
*; noi abbiam peccato, noi abbiamo operato empiamente.
16 Signore, secondo tutte le tue giustizie, racquetisi, ti prego, l'ira tua, e il tuo cruccio, inverso Gerusalemme, tua città;
inverso il monte tuo santo; conciossiachè, per li nostri peccati, e per l'iniquità de' nostri padri, Gerusalemme, e il tuo popolo,
sieno in vituperio appo tutti quelli che sono d'intorno a noi
*.
17 Ed ora, ascolta, o Dio nostro, l'orazione del tuo servitore, e le sue supplicazioni; e per amor del Signore, fa' risplendere il tuo volto
* sopra il tuo santuario, che è desolato.
18 Inchina, o Dio mio, il tuo orecchio, ed ascolta; apri gli occhi, e vedi le nostre desolazioni
*, e la città che si chiama del tuo Nome; perciocchè noi non presentiamo le nostre supplicazioni nel tuo cospetto,
fondati sopra le nostre giustizie, anzi sopra le tue grandi misericordie.
19 Signore, esaudisci; Signore, perdona; Signore, attendi, ed opera, senza indugio, per amor di te stesso
*, o Dio mio; perciocchè la tua città, e il tuo popolo, si chiamano del tuo Nome.
20 Ora,
mentre io parlava ancora
*, e faceva orazione, e confessione del mio peccato, e del peccato del mio popolo Israele; e presentava la mia supplicazione davanti al Signore Iddio mio, per lo monte santo dell'Iddio mio;
21 mentre io parlava ancora, orando, quell'uomo Gabriele
*, il quale io avea veduto in visione al principio, volò ratto, e mi toccò, intorno al tempo dell'offerta della sera
*.
22 Ed egli
m'insegnò, e parlò meco, e disse: Daniele, io sono ora uscito per darti ammaestramento, ed intendimento.
23 Fin dal cominciamento delle tue supplicazioni, la parola è uscita; ed io son venuto per annunziar
tela; perciocchè tu sei
uomo gradito
*; ora dunque pon mente alla parola, e intendi la visione.
24 Vi sono settanta settimane
* determinate sopra il tuo popolo, e sopra la tua santa città, per terminare il misfatto, e per far venir meno i peccati, e per far purgamento per l'iniquità
*, e per addurre la giustizia eterna
*, e per suggellar la visione, ed i profeti; e per ungere il Santo de' santi
*.
25 Sappi adunque, ed intendi, che da che sarà uscita la parola, che Gerusalemme sia riedificata
*, infino al Messia
*, Capo dell'esercito
*,
vi saranno sette settimaane, e
altre sessantadue settimane,
nelle quali saranno di nuovo edificate le piazze, e le mura, e i fossi; e
ciò, in tempi angosciosi
*.
26 E dopo quelle sessantadue settimane, essendo sterminato il Messia
* senza, che gli
resti più nulla, il popolo del Capo dell'esercito a venire
* distruggerà la città, e il santuario
*; e la fine di essa sarà con inondazione, e
vi saranno desolazioni determinate infino al fine della guerra.
27 Ed esso confermerà il patto
* a molti
* in una settimana; e nella metà della settimana farà cessare il sacrificio, e l'offerta; poi
verrà il desertatore sopra le ale abbominevoli
*; e fino alla finale e determinata perdizione,
quell'inondazione sarà versata sopra il
popolo desolato.