2
Cristo superiore agli angeli, qual Figliuol dell'uomo, e sommo sacerdote atto a compatire
PERCIÒ, conviene che vie maggiormente ci atteniamo alle cose udite, che talora non ce ne allontaniamo. Perciocchè, se la parola pronunziata per gli angeliwangeli Fat. 7.53. Gal. 3.19. fu ferma; ed ogni trasgressione e disubbidienza ricevette giusta retribuzionexretribuzione Num. 15.30 ecc. Deut. 4.3; 17.2-5; 27.26.; come scamperemo noi, se trascuriamo una cotanta saluteysalute Ebr. 10.28,29; 12.25., la quale, essendo cominciata ad essere annunziata dal SignorezSignore Mat. 4.17. Mat. 1.14., è stata confermata presso noi da coloro che lo aveano udito? Rendendo Iddio a ciò testimonianza, con segni, e prodigi, e diverse potenti operazioni, e distribuzioni dello Spirito SantoaSanto Mar. 16.20. Fat. 2.43; 5.12; 19.11. Rom. 15.18,19. 1 Cor. 2.4., secondo la sua volontà?
Infatti non è agli angeli che egli ha sottoposto il mondo a venirebvenire 2 Piet. 3.13., del quale parliamo. Ma alcuno ha testimoniato in alcun luogo, dicendo: Che cosa è l'uomo, che tu ti ricordi di lui? o il figliuol dell'uomo, che tu ne abbia curaccura Sal. 8.4 ecc. e rif.? Tu l'hai fatto per un poco di tempo minor degli angeli; tu l'hai coronato di gloria e d'onore, e l'hai costituito sopra le opere delle tue mani; tu gli hai sottoposto ogni cosa sotto i piedidpiedi Mat. 28.18. 1 Cor. 15.27. Efes. 1.22. Ebr. 1.13.. Perciocchè, in ciò ch'egli gli ha sottoposte tutte le cose, non ha lasciato nulla che non gli sia sottoposto. Ma pure ora non vediamo ancora che tutte le cose gli sieno sottoposteesottoposte 1 Cor. 15.25.. Ben vediamo però coronato di gloria e d'onore, per la passione della morte, Gesù, che è stato fatto per un poco di tempo minor degli angelifangeli Fil. 2.6,7 ecc., acciocchè, per la grazia di Dio, gustasse la morte per tuttigtutti Giov. 3.16. 1 Tim. 2.6. 1 Giov. 2.2. Apoc. 5.9.. 10 Perciocchè, egli era convenevole a colui, per cagion di cui, e per cui son tutte le cosehcose Rom. 11.36 e rif., di consacrare per sofferenzeisofferenze Luc. 24.46. Ebr. 5.8,9. il principe della salutejsalute Fat. 3.15; 5.31. Ebr. 12.2. di molti figliuolikfigliuoli Mat. 20.28 e rif., i quali egli avea da addurre a gloria.
11 Perciocchè, e colui che santificalsantifica Ebr. 10.10,14; 13.12., e coloro che son santificati son tutti d'uno; per la qual cagione egli non si vergogna di chiamarli fratellimfratelli Mat. 12.50; 28.10. Giov. 20.17. Rom. 8.29., dicendo: 12 Io predicherò il tuo nome a' miei fratelli, io ti salmeggerò in mezzo della raunanzanraunanza Sal. 22.22.. 13 E di nuovo: Io mi confiderò in luiolui Sal. 18.1.. E ancora: Ecco me, ed i fanciulli che Iddio mi ha donatipdonati Is. 8.18. Giov. 10.29; 17.6,9,11,12..
14 Poi dunque che que' fanciulli parteciparono la carne ed il sangue, egli simigliantemente ha partecipate le medesime coseqcose Giov. 1.14. Rom. 8.3.; acciocchè per la morte distruggesse colui che ha l'imperio della mortermorte 1 Cor. 15.54,55. Col. 2.15. 1 Tim. 1.10., cioè il diavolo; 15 e liberasse tutti quelli che, per il timor della mortesmorte Luc. 1.74. Rom. 8.15. 2 Tim. 1.7., eran per tutta la loro vita soggetti a servitù. 16 Poichè certo egli non viene in aiuto agli angeli, ma alla progenie d'Abrahamo. 17 Laonde è convenuto ch'egli fosse in ogni cosa simile a' fratellitfratelli Fil. 2.7.; acciocchè fosse misericordioso, e fedel sommo sacerdoteusacerdote Ebr. 3.1 e rif.; 4.15; 5.1,2., nelle cose appartenenti a Dio, per fare il purgamento de' peccati del popolo. 18 Perciocchè in quanto ch'egli stesso, essendo tentatovtentato Luc. 4.1 ecc.; 22.28., ha sofferto, può sovvenire a coloro che son tentatiwtentati Ebr. 4.15,16; 5.2; 7.25..

w2:2 angeli Fat. 7.53. Gal. 3.19.

x2:2 retribuzione Num. 15.30 ecc. Deut. 4.3; 17.2-5; 27.26.

y2:3 salute Ebr. 10.28,29; 12.25.

z2:3 Signore Mat. 4.17. Mat. 1.14.

a2:4 Santo Mar. 16.20. Fat. 2.43; 5.12; 19.11. Rom. 15.18,19. 1 Cor. 2.4.

b2:5 venire 2 Piet. 3.13.

c2:6 cura Sal. 8.4 ecc. e rif.

d2:7 piedi Mat. 28.18. 1 Cor. 15.27. Efes. 1.22. Ebr. 1.13.

e2:8 sottoposte 1 Cor. 15.25.

f2:9 angeli Fil. 2.6,7 ecc.

g2:9 tutti Giov. 3.16. 1 Tim. 2.6. 1 Giov. 2.2. Apoc. 5.9.

h2:10 cose Rom. 11.36 e rif.

i2:10 sofferenze Luc. 24.46. Ebr. 5.8,9.

j2:10 salute Fat. 3.15; 5.31. Ebr. 12.2.

k2:10 figliuoli Mat. 20.28 e rif.

l2:11 santifica Ebr. 10.10,14; 13.12.

m2:11 fratelli Mat. 12.50; 28.10. Giov. 20.17. Rom. 8.29.

n2:12 raunanza Sal. 22.22.

o2:13 lui Sal. 18.1.

p2:13 donati Is. 8.18. Giov. 10.29; 17.6,9,11,12.

q2:14 cose Giov. 1.14. Rom. 8.3.

r2:14 morte 1 Cor. 15.54,55. Col. 2.15. 1 Tim. 1.10.

s2:15 morte Luc. 1.74. Rom. 8.15. 2 Tim. 1.7.

t2:17 fratelli Fil. 2.7.

u2:17 sacerdote Ebr. 3.1 e rif.; 4.15; 5.1,2.

v2:18 tentato Luc. 4.1 ecc.; 22.28.

w2:18 tentati Ebr. 4.15,16; 5.2; 7.25.