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Geremia gettato nella fossa
MA Sefatia, figliuolo di Mattan, e Ghedalia, figliuolo di Pashur, e Iucal, figliuolo di Selemia, e Pashur, figliuolo di Malchia, udirono le parole che Geremia pronunziava a tutto il popolo, dicendo: Così ha detto il Signore: Quelli che dimoreranno in questa città morranno di spada, di fame, e di pestilenza; ma chi se ne uscirà a' Caldei viverà; e l'anima sua gli sarà per ispoglia, ed egli viverà. Così ha detto il Signore: Questa città sarà per certo data in man dell'esercito del re di Babilonia, ed esso la prenderàf prenderà Ger. 21.8-10 e rif..
E i principi dissero al re: Deh! facciasi morir quest'uomog uomo Ger. 26.11.; perciocchè egli rende rimesse le mani della gente di guerra, che è restata in questa città, e le mani di tutto il popolo; tenendo loro cotali ragionamenti; conciossiachè quest'uomo non procacci punto la prosperità di questo popolo, anzi il male. E il re Sedechia disse: Eccolo in mano vostra; perciocchè il re non può nulla contro a voih voi Ger. 37.17. ver. 24-27.. Essi adunque presero Geremia, e lo gettarono nella fossa di Malchia, figliuolo di Hammelec, ch'era nella corte della prigione; e ve lo calarono con delle funi. Or nella fossa non vi era acqua, ma del pantano; e Geremia affondò nel pantano.
Ma Ebed-melec Etiopo, eunucoi eunuco Is. 56.3-5. Fat. 8.27., il quale era nella casa del re, avendo udito che avevano messo Geremia nella fossa (ora, il re sedeva allora nella porta di Beniamino), se ne uscì della casa del re, e parlò al re, dicendo: O re, mio signore, male hanno fatto quegli uomini in tutto ciò che hanno fatto al profeta Geremia, avendolo gettato nella fossa; or assai sarebbe egli morto di fame là dove era; conciossiachè non vi sia più pane alcuno nella cittàj città Ger. 37.21. Lam. 1.11.. 10 E il re comandò ad Ebed-melec Etiopo, dicendo: Prendi teco di qui trent'uomini, e tira il profeta Geremia fuor della fossa, avanti ch'egli muoia. 11 Ed Ebed-melec prese quegli uomini seco, ed entrò nella casa del re, di sotto alla tesoreria, e ne tolse de' vecchi stracci, e de' vecchi panni logori, e li calò a Geremia con delle funi nella fossa. 12 Ed Ebed-melec Etiopo disse a Geremia: Deh! mettiti questi vecchi stracci, e panni logori, sotto le ascelle di sotto alle funi. E Geremia fece così. 13 Ed essi trassero Geremia con quelle funi, e lo fecero salir fuor della fossa. E Geremia dimorò nella corte della prigionek prigione Ger. 37.21..
 
14 Poi il re Sedechia mando a far venire a sè il profeta Geremia all'entrata principale della Casa del Signore. E il re disse a Geremia: Io ti domando una cosa, non celarmi nulla. 15 E Geremia disse a Sedechia: Quando io te l'avrò dichiarata, non mi farai tu pur morire? se altresì io ti do alcun consiglio, tu non mi ascolterai. 16 E il re Sedechia giurò in segreto a Geremia, dicendo: Come il Signore, che ci ha fatta quest'animal anima Is. 57.16., vive, io non ti farò morire, e non ti darò in man di questi uomini, che cercano l'anima tua.
17 Allora Geremia disse a Sedechia: Così ha detto il Signore, l'Iddio degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Se pur tu esci fuori a' capitani del re di Babiloniam Babilonia 2 Re. 24.12. Ger. 27.12., l'anima tua viverà, e questa città non sarà arsa col fuoco; e viverai, tu, e la casa tua. 18 Ma, se tu non esci a' capitani del re di Babilonia, questa città sarà data in man de' Caldei, che l'arderanno col fuocon fuoco Ger. 21.10 e rif., e tu non iscamperai dalle lor manio mani Ger. 32.4; 34.3.. 19 E il re Sedechia disse a Geremia: Io sono in gran perplessità per que' Giudei, che si son rivolti a parte de' Caldei, che io non sia dato in man loro, e che non mi scherniscano. 20 E Geremia disse: Tu non vi sarai dato. Deh! ascolta la voce del Signore, in ciò che io ti dico; ed egli ti sarà bene, e l'anima tua viverà. 21 Ma, se tu ricusi d'uscire, quest'è quello, che il Signore mi ha fatto vedere: 22 Ecco, tutte le donne ch'eran rimaste nella casa del re di Giuda, erano tratte fuori a' capitani del re di Babilonia; ed esse dicevano: I tuoi confidenti ti han persuaso e vinto; i tuoi piedi sono stati fitti nel fango, ed essi si son tratti addietro. 23 Così saranno menate tutte le tue mogli, e i tuoi figliuoli, a' Caldeip Caldei Ger. 39.6.; e tu stesso non iscamperai dalle lor mani; anzi sarai preso, e dato in mano del re di Babilonia; e farai, che questa casa sarà arsa col fuoco.
24 E Sedechia disse a Geremia: Niuno sappia di queste parole, e tu non morrai. 25 E se pure i principi, avendo udito che io ho parlato teco, vengono a te, e ti dicono: Deh! dichiaraci quel che tu hai detto al re, non celarcelo, e noi non ti faremo morire; e che ti ha detto il re? 26 Di' loro: Io ho supplicato umilmente al re, che non mi facesse ritornar nella casa di Gionatan, per morir quiviq quivi Ger. 37.15,20..
27 Tutti i principi adunque vennero a Geremia, e lo domandarono; ed egli rispose loro secondo tutte le parole che il re gli aveva comandate. Ed essi lo lasciarono in pace; perciocchè la cosa non fu divolgata.
 
28 E Geremia dimorò nella corte della prigione, infino al giorno che Gerusalemme fu presar presa Ger. 37.21; 39.14.; ed egli vi era allora che Gerusalemme fu presa.

f38:3 prenderà Ger. 21.8-10 e rif.

g38:4 uomo Ger. 26.11.

h38:5 voi Ger. 37.17. ver. 24-27.

i38:7 eunuco Is. 56.3-5. Fat. 8.27.

j38:9 città Ger. 37.21. Lam. 1.11.

k38:13 prigione Ger. 37.21.

l38:16 anima Is. 57.16.

m38:17 Babilonia 2 Re. 24.12. Ger. 27.12.

n38:18 fuoco Ger. 21.10 e rif.

o38:18 mani Ger. 32.4; 34.3.

p38:23 Caldei Ger. 39.6.

q38:26 quivi Ger. 37.15,20.

r38:28 presa Ger. 37.21; 39.14.