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Nebucadnesar prende Gerusalemme e libera Geremia
(2 Re. 25.3-12. 2 Cron. 36.11-21. Ger. 52.4-16.)
NELL'anno nono di Sedechia, re di Giuda, nel decimo mese, Nebucadnesar, re di Babilonia, venne con tutto il suo esercito, sopra Gerusalemme, e l'assediò. Nell'anno undecimo di Sedechia, nel quarto mese, nel nono giorno del mese, i Caldei penetrarono dentro alla città. E tutti i capitani del re di Babilonia vi entrarono, e si fermarono alla porta di mezzosmezzo Ger. 1.15 e rif., cioè: Nergal-sareser, Samgar-nebu, Sarsechim, Rab-saris, Nergal-sareser, Rab-mag, e tutti gli altri capitani del re di Babilonia. E quando Sedechia, re di Giuda, e tutta la gente di guerra, li ebber veduti, se ne fuggirono, e uscirono di notte della città, traendo verso l'orto del re, per la porta d'infra le due mura; e il re uscì traendo verso il deserto.
Ma l'esercito de' Caldei li perseguitò, e raggiunse Sedechia nelle campagne di Gerico; e lo presero, e lo menarono a Nebucadnesar, re di BabiloniatBabilonia Ger. 32.4; 38.18,23., in RiblauRibla 2 Re. 23.33., nel paese di Hamat; e quivi egli gli pronunziò la sua sentenza. E il re di Babilonia fece scannare i figliuoli di Sedechia in Ribla, in sua presenza; fece eziandio scannare tutti i nobili di Giuda. Poi fece abbacinar gli occhi a SedechiavSedechia Ezec. 12.13., e lo fece legar di due catene di rame, per menarlo in Babilonia.
E i Caldei arsero col fuoco la casa del re, e le case del popolowpopolo Ger. 21.10 e rif. e disfecero le mura di Gerusalemme. E Nebuzaradan, capitano delle guardie, menò in cattività in Babilonia il rimanente del popolo ch'era restato nella città; e quelli che si erano andati ad arrendere a lui, e tutto l'altro popolo ch'era restato. 10 Ma Nebuzaradan, capitano delle guardie, lasciò nel paese di Giuda i più poveri d'infra il popolo, i quali non avevano nulla; e diede loro in quel giorno vigne e campi.
11 Or Nebucadnesar, re di Babilonia, aveva data commessione a Nebuzaradan, capitano delle guardie, intorno a Geremia, dicendo: 12 Prendilo, ed abbi cura di lui, e non fargli alcun male; anzi fa' inverso lui come egli ti dirà. 13 Nebuzaradan adunque, capitano delle guardie, e Nebusazban, Rab-saris, Nergal-sareser, Rab-mag, e tutti gli altri capitani del re di Babilonia, 14 mandarono a far trarre Geremia fuor delle corte della prigionexprigione Ger. 38.28., e lo diedero a GhedaliayGhedalia 2 Re. 25.22 ecc., figliuolo di Ahicam, figliuolo di Safan, per condurlo fuori in casa sua. Ma egli dimorò per mezzo il popolozpopolo Ger. 37.12..
 
15 Or la parola del Signore era stata indirizzata a Geremia, mentre egli era rinchiuso nella corte della prigione, dicendo:
16 Va' e parla ad Ebed-malec EtiopoaEtiopo Ger. 38.7 ecc., dicendo: Così ha detto il Signor degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Ecco, io fo venire le mie parole contro a questa città, in male, e non in bene; e in quel giorno esse avverranno nella tua presenza. 17 Ma in quel giorno io ti libererò, dice il Signore; e tu non sarai dato in man degli uomini, de' quali tu temi. 18 Perciocchè io ti scamperò di certo, e tu non caderai per la spada; e l'anima tua ti sarà per ispoglia; conciossiachè tu ti sii confidato in me, dice il Signore.

s39:3 mezzo Ger. 1.15 e rif.

t39:5 Babilonia Ger. 32.4; 38.18,23.

u39:5 Ribla 2 Re. 23.33.

v39:7 Sedechia Ezec. 12.13.

w39:8 popolo Ger. 21.10 e rif.

x39:14 prigione Ger. 38.28.

y39:14 Ghedalia 2 Re. 25.22 ecc.

z39:14 popolo Ger. 37.12.

a39:16 Etiopo Ger. 38.7 ecc.