LA PROFEZIA DI ABDIA
1
La visione di Abdia.
I peccati ed il castigo di Edom; il ristabilimento e la felicità d'Israele
COSÌ ha detto il Signore Iddio ad Edoma: Noi abbiamo udito un grido da parte del Signore, ed un ambasciatore è stato mandato fra le genti, dicendo: Movetevi, e leviamoci i contro a lei in battaglia. Ecco, io ti ho fatto piccolo fra le genti; tu sei grandemente sprezzato. La superbia del cuor tuo ti ha ingannato, o tu che abiti nelle fessure delle rocce, che son l'alta tua stanza; che dici nel cuor tuo: Chi mi trarrà giù in terra? Avvegnachè tu avessi innalzato il tuo nido come l'aquila, e l'avessi posto fra le stelle; pur ti trarrò giù di là, dice il Signore. Se quelli che son venuti a te fosser ladri, o ladroni notturni, come saresti stato distrutto? non avrebbero essi rubato quanto fosse lor bastato? se de' vendemmiatori fosser venuti a te, non ti avrebbero essi lasciati alcuni grappoli? Come sono stati investigati, e ricercati i nascondimenti di Esaù! Tutti i tuoi collegati ti hanno accompagnato fino a' confini; quelli co' quali tu vivevi in buona pace ti hanno ingannato, e ti hanno vinto; hanno messo il tuo pane per una trappola sotto di te; non vi è in lui alcuno intendimento. In quel giorno, dice il Signore, non farò io perir di Edom i savi, e del monte di Esaù l'intendimento? I tuoi uomini prodi saranno eziandio spaventati, o Teman; acciocchè sia sterminato ogni uomo dal monte di Esaù, per uccisione.
10 Per la violenza fatta al tuo fratello Giacobbeb, vergogna ti coprirà, e sarai sterminato in perpetuo. 11 Nel giorno, che tu gli stavi dirincontro; nel giorno, che gli stranieri menavano in cattività il suo esercito, e i forestieri entravano dentro alle sue porte, e traevano le sorti sopra Gerusalemme, anche tu eri come l'un di loro. 12 Or non istare a riguardare, nel giorno del tuo fratello, nel giorno ch'egli è condotto in terra strana; e non rallegrarti de' figliuoli di Giuda, nel giorno che perisconoc; e non allargar la bocca, nel giorno della lor distretta.
13 Non entrar nella porta del mio popolo, nel giorno della loro calamità; e non istare ancora tu a riguardare il suo male, nel giorno della sua calamità; e non metter le mani sopra i suoi beni, nel giorno della sua calamità. 14 E non istartene in su le forche delle strade, per ammazzar quelli d'esso che si salvano; e non mettere in mano de' nemici quelli d'esso che scampano, nel giorno della distretta. 15 Perciocchè il giorno del Signore contro a tutte le nazioni è vicinod; come tu hai fatto, così sarà fatto a te; la tua retribuzione ti ritornerà in sul capoe. 16 Perciocchè, siccome voi avete bevuto in sul monte mio santo, così berranno tutte le nazioni continuamentef; anzi berranno, e inghiottiranno, e saranno come se non fossero state.
17 Ma nel monte di Sion vi sarà qualche scampo, e quello sarà santog; e la casa di Giacobbe possederà le sue possessioni. 18 E la casa di Giacobbe sarà un fuoco, e la casa di Giuseppe una fiammah; e la casa di Esaù sarà come stoppia; essi si apprenderanno in loro, e li consumeranno; e la casa di Esaù non avrà alcuno che resti in vita; perciocchè il Signore ha parlato. 19 E possederanno la parte meridionale col monte di Esaùi; e il piano col paese de'Filistei; possederanno ancora il territorio di Efraim, e il territorio di Samaria; e Beniamino con Galaad. 20 E questo esercito de' figliuoli d'Israele, che è stato menato in cattività, possederà quello ch'era de'Cananei, fino in Sarepta; e que' di Gerusalemme, che sono stati menati in cattività, che sono in Sefarad, possederanno le città del Mezzodì. 21 E de' liberatori saliranno nel monte di Sion, per giudicare il monte di Esaù; e il regno sarà del Signorej.
a 1:1 Edom Ger. 49.7 ecc. e rif. b 1:10 Giacobbe Sal. 137.7. Am. 1.11 e rif. c 1:12 periscono Prov. 17.5; 24.17,18. d 1:15 vicino Ezec. 30.3. Gioel. 3.14. e 1:15 capo Ezec. 35.15. f 1:16 continuamente Ger. 25.2-29 e rif. Apoc. 18.6. g 1:17 santo Gioel. 2.32. Am. 9.8. h 1:18 fiamma Is. 10.17. Zac. 12.6. i 1:19 Esaù Am. 9.12. j 1:21 Signore Sal. 12.28 e rif. Dan. 2.44; 7.14,27 e rif. Zac. 14.9. Luc. 1.33. Apoc. 11.15-17; 19.6.